Truffe via sms: il finto messaggio del figlio

L’allerta da parte degli istituti bancari, ma anche di pensionati della Fnp

Le truffe via sms assumono volti sempre più subdoli. L’ultimo episodio è stato già riscontrato da alcuni pensionati della Fnp e si compone di più passaggi: un messaggio sms e, se il malcapitato risponde, di messaggi Whatsapp. Come hanno spiegato anche alcuni istituti bancari, il primo tentativo di approccio è un sms come questo:

“Ciao papà, questo è il mio nuovo numero di telefono. Lo potresti salvare e mandarmi un messaggio sul WhatsApp quando lo hai letto!”

O in questa variante:

“Ciao mamma, questo è il mio nuovo numero. Scrivimi qui per favore”.

Il primo scopo del truffatore è passare da un messaggio sms – che si possono mandare e ricevere senza che il numero sia salvato in rubrica – a una chat di messaggistica. Una volta conquistata la fiducia del destinatario, il truffatore inizia una conversazione, avanzando via via diverse richieste, per esempio somme di denaro, codici personali.

Il truffatore è di solito una persona molto abile in quello che, in gergo, si chiama “social engineering”: mira a persuadere il proprio interlocutore e convincerlo ad affidargli, volontariamente ma in modo inconsapevole, dati privati.

Le truffe via sms si aggiungono all’ampio ventaglio di mail ingannevoli per intercettare codici di home banking, link con virus informatici, finti bonus Inps o finte vincite e così via.

Il primo consiglio è diffidare di chiunque chieda informazioni riservate via messaggi. Altre pratiche di prudenza: fermarsi a riflettere, sganciarsi dal circuito comunicativo in cui il truffatore cerca di avviluppare la vittima, fare una verifica su terze fonti, non cliccare su link consigliati da sconosciuti.

Per approfondire:

https://www.commissariatodips.it/notizie/articolo/truffa-su-whatsapp-ciao-mamma-mi-e-caduto-il-telefono-questo-e-il-mio-nuovo-numero/index.html