Truffe on line, attenzione a vishing e furto di credenziali

Il fenomeno osservato anche da Banca d’Italia che lo segnala, anche se ricorda che i numeri sono molto inferiori al totale delle transazioni

Truffe on line in aumento e con formule diversificate: phishing, grazie a messaggi di posta ingannevoli, ma anche vishing, con tanto di telefonata di un finto operatore bancario. Gli episodi di cronaca sono confermati dalla Relazione sugli esposti della Banca d’Italia del luglio 2022 sull’anno 2021. Le segnalazioni di truffe, in particolare su transazioni e furto di credenziali di conti correnti, sono in crescita, così come lo erano i dati del 2020. Banca d’Italia ricorda che non si tratta di numeri rilevanti in senso assoluto: per il 2021 il dato è inferiore allo 0,000006 per cento del totale delle operazioni effettuate con strumenti di pagamento diversi dal contante. Ad ogni modo, il consiglio è di prestare attenzione a un fenomeno che fa leva soprattutto sull’ingenuità degli utenti e la scarsa competenza informatica.

Truffe on line: che cosa può succedere

Banca d’Italia nomina vishing, smishing, phishing e Sim swap fraud tra gli episodi più ricorrenti. Gli istituti di credito ammoniscono gli utenti a non rilasciare in nessun caso le password relative al proprio home banking , anche quando l’interlocutore si presenta come un funzionario di banca. Fanno così, ad esempio, i truffatori di vishing, che chiamano l’utente al telefono e millantano un problema di sicurezza, per farsi dare addirittura una Otp, la password temporanea che dà l’accesso finale a un conto corrente in un’operazione on line.
Il phishing adotta armi di persuasione simili, chiedendo all’utente di inserire i propri dati presso un sito del tutto simile a quello della banca. Insidioso è lo Sim swap fraud: in questo caso il truffatore utilizza i dati sottratti per duplicare la Sim del telefono della vittima. Nei casi di smishing il link per inserire le credenziali viene mandato via sms.