Sulle liste di attesa c’è ancora da lavorare

Attesa

Il ministro Schillaci: stiamo ultimando i decreti attuativi, ma le regioni facciano la loro parte

La strada per applicare il decreto-legge 73 del 7 giugno 2024 sulle liste d’attesa sembra, ha osservato la Fnp, tracciata. In un’analisi dell’8 ottobre la segreteria nazionale Fnp considerava “avviato” un percorso che, nelle intenzioni, dovrebbe affrontare uno dei nodi più spinosi della sanità italiana, i tempi dilatati entro i quali il servizio sanitario pubblico riesce a offrire visite ed esami specialistici ai cittadini.

Della legge, dire il vero, è stato lo stesso ministro della Salute, Orazio Schillaci, a dire che si stanno ultimando i decreti attuativi, ma ha anche dichiarato che, sulle liste di attesa, parte di responsabilità va alle Regioni: ci sono regioni, infatti, che non hanno ancora utilizzato le risorse stanziate per recuperare le attese.
Il ministro ha detto anche che si sta costituendo un gruppo di lavoro, sempre insieme a rappresentanti delle Regioni, con l’obiettivo di supportare l’applicazione del decreto.

Nel commento della Fnp, la segreteria osserva che i fondi alle Regioni si potrebbero porre con un “vincolo di utilizzo”, per fare sì che siano effettivamente usati e rendicontati. Si dovrebbe anche pensare con più attenzione non solo alla quantità delle visite, ma alla loro appropriatezza. Infine, non è chiaro come sarà possibile applicare la norma secondo la quale i cittadini possono usufruire del servizio privato accreditato o all’intramoenia, senza costi aggiuntivi, quando il pubblico non può rispettare i tempi di attesa previsti.

Foto di Marco Haessgen via Unsplash

Per approfondire:

Sanità e legge di bilancio: la posizione di Didonè

https://pensionati.cisl.it/notizie/liste-dersquoattesa-il-cammino-per-restituire-agli-italiani-il-diritto-a-curarsi-in-tempi-adeguati-sembra-avviato/

Avviso di Schillaci alle Regioni: «In sanità i diritti vanno garantiti»