Sul futuro di Poste Italiane prima si apra il dialogo

Luigi Sbarra

Serve, subito, un confronto con i sindacati

Sul futuro di Poste Italiane è necessario aprire un confronto con i sindacati, “prima di tutto”. Lo ha sottolineato il segretario generale Cisl Luigi Sbarra, come si legge sui quotidiani Conquiste del Lavoro e Avvenire. All’intenzione del governo di cedere una quota, se pure minoritaria, di Poste Italiane, Cgil Cisl e Uil hanno chiesto un incontro urgente.

Ha detto Sbarra a Conquiste del Lavoro:

“Se il Governo sul tema delle privatizzazioni pensa di andare avanti da solo commette un grosso errore. Prima di ogni operazione, come quella annunciata su Poste Italiane, bisogna aprire un confronto con le parti sociali e con il sindacato in particolare. Se l’idea è quella di far cassa svendendo parte dei gioielli di famiglia, la Cisl si opporrà. Abbiamo già visto gli effetti di questa impostazione negli anni Novanta, e ne paghiamo ancora oggi le conseguenze con la perdita di asset strategici, penso alle telecomunicazioni, con la compressione dei livelli occupazionali, con il blocco degli investimenti, con l’impoverimento della quantità, della qualità ed efficienza dei servizi. Si tratta non solo di evitare saldi di Stato”.

Su Avvenire, Sbarra osserva che, con la cessione ventilata, lo Stato sarebbe in una condizione di maggioranza sì, ma relativa. Dice anche che non sono stati dati dettagli, non si sa se si punta su grandi investitori o azionariato diffuso, né chi stabilisce vincoli e condizionalità sociali o quale piano industriale ci sia dietro.
La Cisl, ha detto Sbarra, intende contrastare il rischio che questa operazione serva solo a monetizzare e in questo caso “si metterà di traverso”.

Per approfondire

http://www.conquistedellavoro.it/economia/poste-no-ai-saldi-di-stato-1.3249167

 

https://www.cisl.it/notizie/attualita/procedere-con-la-partecipazione-ma-il-governo-ascolti-il-sindacato-avvenire/