Stranieri, italiani, working poor. Il rapporto povertà di Caritas ambrosiana

Poveri

Il rapporto presentato il 16 ottobre sul 2023 mostra un aumento delle richieste di aiuto

Stranieri, per il 63,9 per cento, italiani per il 36 per cento e in tutti e due i casi in aumento rispetto al 2022. Sono state 17.238 le persone che si sono rivolte, nel 2023, ai centri di Caritas ambrosiana di Milano, Varese, Lecco, Rho, Monza, Melegnano e Sesto San Giovanni. Il rapporto Povertà 2023, per l’area della diocesi ambrosiana, è stato presentato il 16 ottobre. La crescita delle richieste di aiuto – in tutto 59.354, +24% rispetto al 2022 – è in linea con l’incremento dei punti Caritas, ma da alcuni anni conferma uno scenario preoccupante. Si consolida l’area della povertà assoluta e, spesso, anche chi ha un lavoro si trova in difficoltà economica. Per la maggior parte, ad andare in Caritas sono donne – 59,6 per cento – e, percentuale in crescita, il 40,4 uomini. Per il 49,1 per cento sono disoccupati, ma il 23,9 per cento sono occupati. Tra questi ultimi, l’80,9 per cento, contro il 77,5% nel 2022, denuncia problemi di reddito.

Stranieri: il boom dal Perù

Fra gli stranieri che si sono rivolti alla Caritas, per la maggior parte si tratta di extracomunitari regolari (54%); il 6,1% è irregolare e il 3,8% è di origine comunitaria. Gli immigrati peruviani sono i più numerosi e sono in crescita – anche chiamati dai familiari e dai conoscenti già in Lombardia – con il 18,5% dei casi. Seguono, nelle percentuali più alte, migranti provenienti da Marocco (12,9%), Egitto (9,1%), Ucraina (8,1%).

Nei profili delle persone che chiedono aiuto ci sono, spesso, condizioni di svantaggio difficili da colmare: una disoccupazione anche da più di un anno, un’istruzione bassa. Quasi 1 nucleo su 4, tra quelli che si rivolgono ai centri d’ascolto, ha figli sotto i diciotto anni. Nel 23,5% dei casi, alle porte di Caritas bussano madri sole, nubili o separate, divorziate o vedove.
Il rapporto si basa sulle segnalazioni di più 168 centri di ascolto Caritas. Dà un quadro parziale – cioè solo di coloro che chiedono espressamente aiuto – ma rilevante: in molti casi, le persone che arrivano in Caritas non entrano nei radar dei servizi sociali o sanitari istituzionali.

Per approfondire:

https://www.caritasambrosiana.it/area-per-la-stampa/approfondimenti-area-per-la-stampa/presentazione-dati-poverta-nella-diocesi-ambrosiana
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