Con una circolare del 2 luglio 2021, l’Inps comunica che, in linea con quanto stabilito dal Decreto Semplificazioni, ha dato inizio alla procedura di dismissione del PIN, in favore dei nuovi strumenti di identificazione digitale quali, lo SPID (Sistema pubblico di identità digitale), la Carta di Identità Elettronica (CIE) e la Carta Nazionale dei Servizi (CNS).
Tale procedimento si è reso necessario al fine di offrire un livello sempre maggiore di sicurezza, in considerazione anche del fatto che i dati presenti su ciascun portale sono quasi sempre dati sensibili, agevolando l’utenza nei rapporti con tutte le Pubbliche Amministrazioni con i soggetti privati aderenti.
I PIN, già rilasciati dall’Istituto alla data del 1° ottobre 2020, rimasti in vigore nel periodo transitorio, devono essere dismessi entro il 30 settembre 2021.
Al fine di agevolare il piano di transizione da PIN a SPID è previsto che l’accesso ai servizi online dell’Istituto non sarà più consentito a partire dal 1…° settembre 2021 per i profili diversi da quello del privato cittadino. Di conseguenza, per non sospendere gli adempimenti collegati alla propria attività lavorativa, gli intermediari, le aziende, le associazioni di categoria, le Pubbliche Amministrazioni, i professionisti (medici, avvocati ecc.) devono dotarsi di credenziali SPID di livello non inferiore a 2 o della CIE, Carta d’Identità Elettronica, (con relativo PIN) o di una CNS, Carta Nazionale dei Servizi, entro e non oltre il mese di agosto 2021. Nella nota in esame, Inps precisa che, si riserva la possibilità di negare l’accesso ai propri servizi telematici agli utenti che risultano già in possesso di una delle credenziali indicate.
Per garantire la celerità e la trasparenza della procedura in esecuzione, lo stesso Istituto di Previdenza attiverà una campagna informativa inerente alle modalità e i termini della migrazione da PIN a SPID, CIE e CNS, che verranno divulgate sul sito, social network e stakeholder ufficiali di Inps.