Solitudine ed emarginazione sociale sono i mali del nostro tempo

È stato recentemente pubblicato, congiuntamente dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, dall’Unione Internazionale delle Telecomunicazioni, dal Dipartimento degli Affari Economici e Sociali delle Nazioni Unite e da UN Women, un advocacy brief (documento di advocacy) dal titolo “Social isolation and loneliness among older people”. Esso riassume portata, impatto e conseguenze dell’isolamento sociale e della solitudine fra le persone anziane e delinea ciò che può essere fatto per ridurli.

Gli esseri umani sono fondamentalmente animali sociali, esordisce il documento, aggiungendo che le connessioni sociali di buona qualità sono essenziali per la salute psico-fisica e per il benessere della persona, a tutte le età.

Ebbene, le questioni legate all’isolamento sociale e alla solitudine, anche tra gli anziani, stanno incrementando ovunque le preoccupazioni per la salute pubblica e richiamano in maniera sempre più pressante gli interventi delle politiche pubbliche;esse sono state trascurate per anni, e solo alcuni Paesi se ne sono seriamente preoccupati, anche se in ritardo. La pandemia da Covid-19 ha poi esasperato il fenomeno, rendendolo drammaticamente manifesto.

Nel 2018 il governo del Regno Unito ha nominato un “ministro della solitudine” (loneliness minister) e pubblicato il policy paper: “Una società connessa – una strategia per affrontare la solitudine (A connected society – a strategy for tackling loneliness); nel Febbraio del 2021 il Giappone ne ha seguito l’esempio – in parte anche in risposta alla pandemia – e il Primo ministro ha nominato un “ministro della solitudine”, creando altresì una task-force interministeriale per affrontare la questione. 

Diverse le iniziative anche a livello internazionale: di particolare rilevanza è il Decennio dell’Invecchiamento in Buona Salute delle Nazioni Unite 2021–2030 (United Nations Decade of Healthy Ageing) che comprende quattro aree di azione, tra loro interconnesse, finalizzate a salvaguardare la salute e il benessere delle persone anziane.

Isolamento sociale e solitudine, leggiamo nel documento, sono molto diffusi tra le persone anziane nella maggior parte delle zone del pianeta ed esistono prove evidenti del fatto che essi producono un impatto importante su salute e qualità della vita, aumentando il rischio che gli anziani sviluppino tutta una serie di patologie. Si tratta anche di fattori di rischio legati alla violenza e agli abusi contro gli anziani. Sono dunque necessarie azioni mirate, congiunte e urgenti che prevedano interventi e strategie efficaci.

Le persone socialmente isolate non sono necessariamente sole e viceversa e il modo in cui una persona si sente sola dipende in parte dalle aspettative di relazione proprie e della propria cultura.

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