La seconda giornata dell’assemblea Cisl ha richiamato il tema della partecipazione, all’insegna di un sindacato responsabile e riformista e quello dell’attenzione agli scenari attuali, nel mondo del lavoro, della politica e del sociale e soprattutto, della negoziazione. Con queste indicazioni progettuali si è chiusa la due giorni di Assemblea organizzativa della Cisl del 5 e del 6 dicembre. Luigi Sbarra, segretario generale, ha ricordato le firme consegnate in Parlamento per la proposta di legge sulla partecipazione e ha sottolineato la posizione della Cisl rispetto ad alcune battaglie politiche. Sul salario minimo, Sbarra ha parlato di una via contrattuale al salario dignitoso. Il segretario Cisl si è detto soddisfatto dell’impostazione, “che mette al centro il trattamento economico dei contratti maggiormente diffusi e applicati. E che deve anche imporre ai datori di lavoro di stampare il codice del contratto di riferimento sulla busta paga”.
Ha detto Sbarra:
“In un tempo in cui la società e il mondo del lavoro non può accontentarsi di un ‘diritto di tribuna’, la Cisl deve contribuire a governare il cambiamento. La nostra ambizione, la nostra volontà di governare il cambiamento riguarda i miglioramenti alla Legge di Bilancio, ma anche la via di una nuova e profonda stagione di riforme e investimenti condivisi. Un assunto partecipativo su cui costruire un accordo vero, sano, costruttivo, possibilmente unitario. Alle forze politiche, al Governo, alle altre rappresentanze sociali l’opportunità e il dovere di cogliere questa opportunità insieme a noi”.
Tra gli interventi nel corso dell’Assemblea c’è stato anche quello di Emilio Didonè, segretario generale Fnp, che ha detto, tra l’altro:
“Per realizzare una vera apertura alle nuove generazioni è necessario promuoverne un’integrazione e un coinvolgimento maggiori, affidando loro spazi di autonomia e responsabilità”.