Sbarra: senza legalità non c’è sviluppo

La Sicilia 22 maggio 2024

L’intervento del segretario generale Cisl in occasione dell’anniversario della strage di Capaci

Senza legalità non c’è sviluppo. Contro la mafia gli aspetti repressivi non bastano, bisogna partire dal tessuto sociale ed economico e dai diritti per cambiare davvero. Queste le osservazioni di Luigi Sbarra, segretario generale Cisl, apparse in un intervento pubblicato sul quotidiano La Sicilia il 22 maggio, in vista dell’anniversario della strage di Capaci. Da un giornale siciliano Sbarra lancia il suo messaggio ricordando il 32esimo anno dall’attentato che, il 23 maggio del 1992, costò la vita al giudice Giovanni Falcone, alla moglie Francesca Morvillo e alla sua scorta.
Oggi la Cisl è a Palermo, a rievocare quel giorno presso la Fondazione Falcone, della quale è diventata partner nel progetto di Museo del Presente, aperto poche settimane fa.

La criminalità, ha detto Sbarra, si annida nella povertà, nel degrado delle periferie e su nutre delle diseguaglianze. Lavorare contro la mafia vuol dire lavorare per i diritti, a cominciare dalla tutela del lavoro, passando poi per istruzione, salute, servizi sul territorio.
Serve, ha detto Sbarra, una mobilitazione che coinvolga sindacato e imprese, governo e autonomie locali. Per questo la Cisl ha chiesto al governo di sostenere una direttiva per promuovere in Europa l’estensione della Legge La Torre sulla confisca dei beni mafiosi. La Cisl ha anche chiesto di istituire un fondo speciale per la sicurezza sul lavoro che potrebbe sostenersi, tra l’altro, anche con le risorse sequestrate alla criminalità.

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https://www.cisl.it/wp-content/uploads/2024/05/La-Sicilia-1.pdf