Sanità: servono più risorse, non solo sulle strutture

La riforma del sistema in Italia deve coinvolgere anche il tema del personale

Sulla sanità servono più risorse, finanziare ma anche sotto il profilo del personale. Un articolo di Ilaria Storti su Conquiste del Lavoro del 26 ottobre mette in evidenza un timore più volte sollevato dai sindacati: il rischio che i finanziamenti del Pnrr non bastino a risollevare un sistema sanitario che ha lacune profonde. Secondo i calcoli delle Regioni, nella sanità ci sarebbe un ammanco di 15 miliardi, e che questo avrebbe a cascata una ricaduta sulla capacità del sistema di assumere personale.

Per Walter Ricciardi, consigliere scientifico del ministero della Salute per la pandemia da Covid-19,

“servono 5 miliardi all’anno per i prossimi 4 anni. Non è una spesa impossibile, basti considerare che per il superbonus si sono spesi 37 miliardi. Sarebbe bastato mettere 5 miliardi da parte togliendoli al superbonus ad esempio. Ci vuole qualcuno che abbia il coraggio di togliere i soldi da altri capitoli e metterli sulla sanità”.

Sanità: servono più risorse umane

Dato che i finanziamenti del Pnrr vanno soprattutto alle strutture, è l’Italia a dover pensare al problema del personale senza il quale il potenziamento dei servizi territoriali, ad esempio, non è possibile. Secondo quanto rileva la Fnp, in Lombardia, il sospetto che le Case di Comunità si apprestino ad essere “scatole vuote”, dove si prestano servizi e cure che già erano presenti, è già diffuso.
Il problema della carenza di personale va affrontato in più modi: a cominciare dalle università e dalla formazione, ma anche arrestando la fuga di medici all’estero, creando le condizioni per cui i professionisti della salute si sentano motivati a lavorare in Italia.

Per leggere l’articolo su Conquiste del Lavoro

http://www.conquistedellavoro.it/sanit%C3%A0-%C3%A8-di-nuovo-allarme-risorse-1.3022953#:~:text=Secondo%20il%20consigliere%20scientifico%20del,6%2C1%25%20nel%202025