Sanità a rischio: Mancano medici e infermieri

“Sono anni che parliamo, sono anni che denunciamo, sono anni che chiediamo e sono anni che non accade mai nulla.

Oggi, incolpare le pensioni quota 100 di svuotare il Servizio sanitario pubblico equivale a offendere l’intelligenza e il buon senso degli italiani.”

Comincia così un duro comunicato della FNP Lombardia che denuncia la grave carenza di personale del nostro sistema sanitario. Non sono le pensioni quota 100 che svuoteranno le corsie dei nostri ospedali ma il disastroso taglio dei letti e blocco delle assunzioni deciso dal governo Monti nel 2011, votato da quasi tutti i partiti e mai messo in discussione da chi ha governato dopo.

“Al netto della quota 100, che ha sicuramente messo a nudo un problema già presente – prosegue il comunicato – siamo di fronte a una sconsiderata e miope programmazione del turn over, che avrebbe dovuto essere pensata e applicata da tempo per garantire al sistema le competenze necessarie e numeri di professionisti adeguati alla sempre maggiore domanda di salute.”

Anche in Lombardia la carenza di personale nel Servizio sanitario regionale sta diventando un tema di assoluta priorità. Al 2025 è previsto un ammanco di circa 3.000 medici in quasi tutte le specialità e già oggi ne mancano 5.000. A causa di Quota 100 usciranno dal sistema sanitario lombardo circa 8.000 professionisti della salute nei prossimi tre anni.

Per questo la FNP lancia il suo grido di allarme: occorre un piano straordinario di nuova occupazione nel servizio sanitario nazionale e regionale pubblico per poter continuare a garantire il diritto alla salute dei cittadini e dei lavoratori.

Auguriamoci che se ne rendano conto anche le istituzioni ai diversi livelli e che prendano delle decisioni prima che sia troppo tardi.

Questo tema sarà uno dei più importanti al centro dell’attenzione della manifestazione del 1/6 a Roma indetta da FNP SPI e UILP.


Leggi il comunicato completo

Leggi lo studio di quotidianosanità.it