Sanità in Lombardia: il territorio e le sfide future

Prima giornata del workshop a Castelnuovo del Garda con dirigenti dei servizi sanitari ed esperti

Sanità in Lombardia, aumento delle risorse, ma anche incognite da risolvere sono stati i temi della prima giornata del seminario a Castelnuovo del Garda di Cisl e Fnp. Il workshop “La riorganizzazione della cura e della assistenza territoriale in Lombardia. Priorità, esperienze e linee di azione per una sanità che risponda ai bisogni di salute” è iniziato con il saluto di Letizia Moratti, assessore regionale al Welfare e ha visto la partecipazione, tra gli altri, di Paola Palmieri, dirgente Unità organizzativa personale, Professioni del SSR e Sistema Universitario – D.G. Welfare in Regione Lombardia e di Davide Croce, direttore Crems, Università Carlo Cattaneo. Liuc.
In sala Pierluigi Rancati, seegretario Usr Cisl Lombardia, Angela Cremaschini, segretaria generale Cisl Fp Lombardia, Giuseppe Monaco, segretario regionale Cisl Medici Lombardia.

Sanità in Lombardia: i problemi

Gli interventi dei segretari sindacali e dei relatori ospiti hanno, per iniziare, ricordato gli obiettivi stabiliti dalla riforma sanitaria regionale e dalla normativa nazionale. Sulla carta, è chiara l’indicazione di strutturare meglio i servizi sul territorio e dare maggiore assistenza ai cittadini. Decongestionare i punti di pronto soccorso, integrare la sanità ospedaliera con quella locale: per raggiungere questi traguardi è previsto un aumento di fondi, ma non è chiaro se e come saranno in numero sufficiente infermieri, medici e operatori sanitari. L’organizzazione dei servizi sanitari e socio-sanitari in Lombardia, così come è stata impostata dalla riforma regionale, risponderà alle esigenze reali dei territori?

Il workshop continua oggi e si può seguire on line a questi link:

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