Sanità in Adda Martesana: le sfide aperte

Maffezzoli 3 luglio 2024

Luigi Maffezzoli è intervenuto il 3 luglio nel corso di un incontro sul tema alla festa dell’Unità di Melzo

La sanità in Adda Martesana presenta oggi diversi punti deboli di fronte ai quali la riforma regionale e gli obiettivi del Pnrr non hanno dato, ancora, una risposta esaustiva. Se ne è parlato il 3 luglio in un incontro organizzato presso la festa dell’Unità di Melzo, nello spazio fiere di via Colombo, al quale hanno partecipato i sindacati dei pensionati e, tra i relatori, Luigi Maffezzoli per la segreteria Fnp Milano. Erano presenti anche Massimo Bonini per la Cgil Milano, Mario Mori, per Uil Pensionati Lombardia, Samuel Del Gesso, direttore distretto Adda Asst Melegnano- Martesana; Massimo Vadori, componente del Consiglio di rappresentanza dei sindaci nella Asst.

Quello che sta succedendo nella sanità in tutta Italia, ha detto Maffezzoli, si deve a ragioni diverse, alcune delle quali sono tendenze nazionali radicate, come l’abitudine ad aspettare le emergenze per risolvere i problemi, la definizione di ottime leggi che restano spesso non applicate.

Il Pnrr rischia di diventare un’altra occasione persa? Nella Asst Melegnano- Martesana, un territorio ampio che va da Rozzano a Trezzo d’Adda, le Case di comunità previste sono 14. Ad oggi, 12 sono state finanziate, 8 sono attive, 5 delle quali sono nell’area Martesana. Proprio nella zona Adda Martesana si vedono le carenze del sistema sanitario pubblico, così come è stato gestito finora: in questa zona, con percentuali altissime i cittadini si rivolgono ai servizi privati o in altri territori per curarsi.

Per capire come sta procedendo la riforma sanitaria bisogna, poi, valutare i servizi effettivi rispetto a quanto stabilito sulla carta.

Ha detto Maffezzoli:

Quali sono gli orari di apertura reali delle Case di comunità? Gli anziani cronici vengono presi in carico superando le liste di attesa? Si sono ridotti i trasferimenti in ambulatori o ospedali di altre Asst? Altri interrogativi per valutare le Case di comunità: gli ambulatori funzionano? Sono collegati agli altri servizi? C’è una vera collaborazione tra i servizi della CdC e quelli a carattere sociale forniti dai comuni?
L’assistenza domiciliare è stata incrementata?

Il tema della salute è troppo importante per farlo diventare argomento di polemiche e di scontro politico. Bisogna che la sanità torni ad essere una priorità di tutti con risorse adeguate con il coinvolgimento dei soggetti sociali.