I dati di Passi d’Argento sugli over 65 su abitudini, condizioni e stili di vita
La salute negli anziani è tra i parametri esaminati da Passi d’Argento, il sistema di sorveglianza dell’Istituto Superiore di Sanità. Iss ha di recente annunciato gli ultimi dati relativi a benessere, stili di vita e condizioni psicofisiche delle persone sopra i 65 anni.
A proposito di fumo e alcool, è emerso che la maggioranza degli italiani ultra 65enni non fuma o ha smesso di fumare da oltre un anno (26,8%) e che una persona su 10 è ancora fumatore (10.9%). Il consumo di alcool, che anche quando c’è non supera le due unità al giorno, andrebbe però limitato: il 17,4% della popolazione ultra 65enne beve quantitativi che oggi sono definiti “a rischio” per la salute e c’è chi non potrebbe bere, perché ha una malattia del fegato, e lo fa ugualmente (il 28%).
Altri parametri mostrano una popolazione anziana autonoma, per il 40 per cento dei casi e che pratica attività fisica secondo i livelli di attività raccomandati dall’Oms. Anche quando hanno malattie croniche, gli anziani restano un’importante sponda di welfare, con il 17% degli over 65 che si prende cura di parenti con cui vive, il 14% che è caregiver anche di familiari o amici con cui non vive e il 5% che partecipa ad attività di volontariato.
Salute negli anziani e benessere mentale
In occasione della Giornata della salute mentale, che ricorre il 10 ottobre, Iss ha dato anche alcuni numeri sul benessere psicologico degli over 65. Il 9% degli anziani riferisce sintomi depressivi e riferisce situazioni in cui il proprio benessere emotivo è compromesso, per più di quindici giorni del mese prima. Inoltre, tra gli over65, 1 su 4 non chiede aiuto e tra chi lo fa il 24% si rivolge solo ai propri familiari/amici, il 14% solo o a un medico/operatore sanitario e il 36% ad entrambi, medici e persone care. Infine, dai dati raccolti, si stima che il 17% degli anziani intervistati si ritiene poco o per niente soddisfatto della propria vita.
Per quanto riguarda salute e autonomia, 14 anziani su 100 sono in condizione di disabilità, uno stato mediamente più frequente fra le persone socio-economicamente svantaggiate per difficoltà economiche (29% fra chi ha molte difficoltà economiche vs 8% tra chi non ne riferisce) e fra le donne (17% vs 10% uomini).