Dopo l’incontro del 13 marzo a Milano, in calendario altri eventi in tutta Italia
La riforma della non autosufficienza è stata tradita? A che punto è la realizzazione della legge delega 33/2023 e come si profila il futuro degli anziani nel nostro paese? A queste domande prova a dare una risposta il Patto per un nuovo welfare sulla non autosufficienza, che ha annunciato un calendario di incontri in tutta Italia, in presenza e on line. La prima giornata di confronto si è tenuta giovedì 13 marzo a Milano, presso l’Università degli Studi e in diretta streaming. L’incontro era organizzato insieme a Percorsi di secondo welfare, al Dipartimento di Scienze Sociali e Politiche della Statale e al Dipartimento di Architettura del Politecnico di Milano.
Come ha detto Franca Maino, di Percorsi di secondo welfare e moderatrice, il primo tema sta nella distanza tra i principi ispiratori della legge delega e i contenuti del primo decreto attuativo, il 29/2024. Con Maino, Fabrizio Giunco e Costanzo Ranci, rispettivamente Università degli studi e Politecnico di Milano, hanno osservato che la prestazione universale degli anziani non autosufficienti – solo ultraottantenni e con redditi sotto i 6mila euro – risulta un provvedimento iniziale, che non costituisce una risposta completa e che risolve poco, in termini di semplificazione burocratica per le famiglie. Il bacino di potenziali destinatari della prestazione sarebbe di circa 25 mila persone, mentre si stima che gli anziani non autosufficienti, in tutta Italia, siano quasi 4 milioni.
Non autosufficienza: i problemi
Fermo restando che la prestazione universale, così come è stata presentata, è destinata a una platea limitata di anziani non autosufficienti, dalle osservazioni degli esperti emerge il problema di coordinare e integrare la pluralità delle offerte assistenziali esistenti.
La testimonianza di quello che sta succedendo in Lombardia, portata da Clara Sabatini, dirigente dell’Unità organizzativa rete territoriale della Regione, indica che qualcosa, sul fronte dell’integrazione, ha iniziato a muoversi, ma il percorso appare complesso e agli esordi.
È stato Cristiano Gori, Università degli Studi di Trento, a sottolineare quanta strada resti ancora da fare per realizzare una reale riforma della non autosufficienza. Per Gori, però, è importante ricordare i passi in avanti compiuti e il merito, sia della legge che del primo decreto, sta nell’aver dato legittimità, nell’agenda politica, al tema della non autosufficienza.
Nel corso della mattinata sono intervenuti Marta Battioni, Legacoop Lombardia; Anna Maraviglia di Anci Lombardia; Mario Possenti di Federazione Alzheimer Italia.
Il prossimo incontro del calendario “Dai principi alle persone: il futuro della non autosufficienza” sarà a Firenze il 20 marzo.
Per approfondire:
Dai principi alle persone: il futuro della non autosufficienza. Lombardia