Redest 2022: aperta la procedura per i pensionati all’estero

Dal 9 maggio possibili le dichiarazioni per l’anno 2021. Resta accessibile la campagna Redest 2021 per il 2020, mentre è chiusa quella sui redditi del 2019

La campagna Redest 2022 per i pensionati residenti all’estero è stata aperta da Inps dal 9 maggio. L’istituto previdenziale ha comunicato che, da lunedì scorso, la procedura per l’accertamento dei redditi è accessibile ai Patronati e ai Consolati.
La campagna Redest 2022 riguarda i redditi del 2021. Resta aperta la campagna per i redditi per il 2020 mentre è chiusa la Redest 2020, che fa riferimento al 2019. Inps ha specificato che eventuali dichiarazioni relative all’anno reddito 2019 giacenti, o che perverranno successivamente, dovranno essere acquisite mediante ricostituzione.

Redest 2022: come funziona

La procedura per la campagna Redest 2022 è accessibile in questo modo:

  • in ambiente internet, per i Patronati e i Consolati, attraverso le pagine loro dedicate sul sito www.inps.it;
  • in ambiente intranet, per le Strutture dell’Istituto, nell’area “Processi” > “Assicurato pensionato” > “Campagna RedEst”.

Nell’ambito della consegna, da parte dei pensionati, dei modelli reddituali allegati alla lettera di richiesta, i Patronati dovranno:

  1. accertare l’identità personale del dichiarante;
  2. ricevere i modelli REDEST 2022 opportunamente compilati e firmati;
  3. verificare la conformità della documentazione presentata ai dati indicati nei modelli;
  4. provvedere all’acquisizione dei dati attraverso il collegamento via internet con il sito web dell’INPS, secondo le indicazioni fornite nell’apposito manuale tecnico richiamabile attraverso la procedura di acquisizione.

I modelli cartacei della campagna verranno inviati ai pensionati residenti all’estero nel mese di giugno.