Rapporto “Il termometro della salute”: i punti deboli del sistema italiano

Secondo lo studio divulgato in luglio, c’è un problema di risorse finanziarie e di personale

“Il Termometro della Salute. 2° Rapporto sul sistema sanitario italiano” dà un’ulteriore conferma dei punti deboli del nostro Paese. Lo studio, a cura di Eurispes ed Enpam, Ente nazionale di previdenza e assistenza medici, è stato divulgato in luglio e presenta un’analisi del periodo del Covid-19, ma anche stime previsionali sul futuro.

Un primo tema è la riduzione delle risorse finanziarie dedicate alla salute: una tendenza che si sperava conclusa dopo la pandemia, ma non va meglio con l’ultima Legge di stabilità, che riporta la quota del Pil riservata al Ssn intorno al minimo storico del 6%.
Preoccupa, inoltre, la carenza del personale medico e sanitario che è già un problema nelle strutture attuali e che, in una prospettiva di medio e lungo termine, potrà aggravarsi.

Si legge nel rapporto:

“Medici, infermieri e altre figure professionali di supporto al Ssn, in questi anni hanno subìto, proprio a causa dei meccanismi di definanziamento, una sensibile riduzione. Il mancato turn-over e il reiterato blocco delle assunzioni hanno prodotto anche sacche di precariato inconciliabili con la continuità assistenziale. Ma prima di tutto ha generato il forte invecchiamento del capitale umano sfociato in un alto numero di pensionamenti. Questo fenomeno, che già ha eroso il numero dei professionisti, è destinato a esplodere nei prossimi anni e investe anche l’area della sanità privata. La programmazione della formazione di nuovi medici e nuovi infermieri è ancora fortemente insufficiente”.

Alcuni numeri: secondo Agenas, nel triennio 2019-2021 si sono “persi” in Italia 2.178 medici di medicina generale e 386 pediatri di libera scelta. Dato che ogni medico di base assiste una media di cittadini superiore ai 1.000 e che i medici più anziani spesso sfiorano il massimale di 1.500 assistiti, circa 3.000.000 di cittadini sono rimasti senza medico di base.

Un’ipotesi previsionale annuncia che, dal 2022 al 2027, il Sistema sanitario nazionale perderà 29.331 medici dipendenti, 11.865 medici di base e 21.050 infermieri.

Per approfondire:

https://www.pensionati.cisl.it/articolo-2801/il-termometro-della-salute-nei-prossimi-10-anni-si-verifichera-una-grave-carenza-di-personale-sanitario/

https://eurispes.eu/wp-content/uploads/2023/06/sintesi-eurispes_enpam-rapporto-sanita.pdf