Successivamente alla celebrazione della Giornata Internazionale delle Persone Anziane del 2019 (vedi nostra circolare 2019/197) l’Eurostat (l’Ufficio statistico dell’Unione europea) ha pubblicato un nuovo rapporto dal titolo “L’Europa che invecchia: uno sguardo sulla vita delle persone anziane” (Ageing Europe- looking at the lives of older people).
La pubblicazione conferma la sempre più crescente rilevanza dell’impatto che gli sviluppi demografici nell’Unione europea stanno esercitando sulla maggior parte degli aspetti della società e dell’economia, e dei livelli considerevoli di dibattito che continuano a stimolare. Essa è strumento importante non solo per comprendere la situazione dei nostri anziani in Europa ma anche per capire dove le politiche possano intervenire in maniera più efficace e strutturata.
Apprendiamo che si prevede che la popolazione totale nell’Unione europea aumenterà da 512 milioni di abitanti nel 2018 fino a 525 milioni entro il 2044.
La popolazione degli anziani di età pari o superiore a 65 anni crescerà in maniera significativa passando da 101 milioni all’inizio del 2018 a 149 milioni entro il 2050. Durante lo stesso periodo il numero di persone di età compresa fra i 75 e gli 84 anni dovrebbe aumentare del 60,5% mentre quello delle persone di età compresa fra i 65 e i 74 anni del 17,6%.
Il numero di centenari in Europa, dovrebbe crescere da quasi 106.000 nel 2018 a oltre 500.000 entro il 2050.
Nel 2017 l’aspettativa di vita per una donna di 65 anni era in media di 21,4 anni di vita in più; per un uomo, di 18,1 anni. Fra gli stati europei la più alta aspettativa di vita media per una persona di 65 anni è stata riscontrata in Francia (23,6 anni per le donne e 19,6 per gli uomini); fanalini di coda invece i paesi baltici.
E’ chiaro che, mette in evidenza il rapporto, la longevità ha valore se gli anni in più sono vissuti in buona salute: sempre nel 2017, una donna di 65 anni poteva aspettarsi di vivere, in media, 10,2 anni in condizioni sane, dove per “sane” si intende una condizione priva di problemi di salute gravi o moderati. Il dato degli uomini è leggermente inferiore, attestandosi a 9,8 anni.