Rapporto Eurispes: italiani preoccupati per la crisi ambientale

L’Eurispes, il 30 gennaio scorso, ha presentato presso l’Aula Magna dell’Università La Sapienza di Roma, il 32° Rapporto Italia.

Tale rapporto è diventato, nel tempo, un apprezzato punto di riferimento per gli studiosi, le istituzioni, il sistema dell’informazione e gli osservatori internazionali.

Per scelta metodologica, il Rapporto è stato costruito attorno a 6 dicotomie

(Valori/Comportamenti; Creazione/Distruzione; Episteme/Doxa; Eguaglianza/Disuguaglianza; Libertà/Soggezione; Hostis/Hospes), illustrate attraverso 6 saggi, accompagnati da sessanta schede fenomenologiche.

Sono state affrontate tre grandi tematiche: Economia, Politica e Società.

Grande questione trattata nel Rapporto è quella riguardante il clima; importante la presenza durante la presentazione di tre scuole superiori, a testimonianza che il target dei giovani è fondamentale per il futuro del pianeta. Se le economie mondiali non saranno convertite in uno stile di vita sostenibile, entro il 2050 buona parte degli ecosistemi terrestri collasseranno. Il 35% della superficie terrestre, dove vive il 55% della popolazione mondiale, sarà investita per almeno venti giorni l’anno da ondate di calore letali, mentre il 30% della superficie terrestre diventerà arida e inabitabile. Secondo la rilevazione Eurispes 2020, più di un quarto degli italiani (26,6%) considera il riscaldamento globale il problema più urgente relativo all’ambiente. Seguono la gestione dei rifiuti (20,7%), l’inquinamento atmosferico (16,4%), il dissesto idrogeologico (11,3%) e il problema energetico (11,2%), mentre solo una minima parte considera non gravi i problemi ambientali (5,4%).

Sono stati illustrati i temi delle disuguaglianze economiche e sociali sempre più in crescita, l’importanza di rivedere il sistema educativo e di istruzione, l’importanza della costruzione di politiche per l’immigrazione nel Mediterraneo, la comunicazione digitale con la grande sfida di utilizzare il protagonismo dei social in maniera positiva. Esempio di come la rete può essere una potenza sociale di buone pratiche, è la “Rete delle città per la memoria, contro l’odio e il razzismo”, un social network lanciato dal sindaco di Milano, Giuseppe Sala e quello di Pesaro, Matteo Ricci, per promuovere la tolleranza e contrastare le azioni antiebraiche.

Secondo il Rapporto, si allarga sempre di più “la frattura tra Sistema e Paese”, che produce numerosi danni anche sul piano economico e mette in discussione la stessa tenuta sociale.

Nessuno dei tre poteri dello Stato riesce a conquistare presso i cittadini una fiducia che vada oltre il 50%. Inoltre, per Governo e Parlamento, calano i consensi.

La fiducia nei confronti di Esercito, Aeronautica e Marina si attesta intorno al 72%. Il sistema di Intelligence ottiene la fiducia del 64,1% degli italiani. Entrati a far parte della rilevazione Eurispes solo negli ultimi tre anni, i Vigili del Fuoco nel 2020 godono della fiducia dell’84,3% degli italiani, nonostante un calo di 3 punti di consenso rispetto al 2019.

Per quanto riguarda le altre istituzioni, i sindacati avanzano di ben 8,5 punti (dal 37,9% al 46,4%).

Vanno oltre il 50% e seguono un trend positivo di consensi le associazioni dei consumatori (dal 53% del 2019 al 58,4%; +5,4%); le associazioni di volontariato (dal 64,2% al 70%; +6,2%); la Chiesa cattolica (dal 49,3% al 53,4%; +4,1%); il sistema sanitario (dal 62,3% al 65,4%; +3,1%).

In lieve calo, il sistema scolastico che passa dal (67,4% al 65%) e la Protezione Civile dal (79,2% al 77,8%). Stabili partiti (dal 27,2% al 26,6%) e Pubblica Amministrazione (dal 34,7% al 34,3%).

Leggi la sintesi completa del rapporto.