Pubblicato il monitoraggio dei Livelli essenziali di Assistenza (LEA): come sta la nostra sanità

È stata pubblicato dal Ministero della Salute il Monitoraggio dei LEA relativamente all’anno 2019, con il quale viene verificato annualmente in ogni Regione l’erogazione dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA), attraverso l’utilizzo di un definito numero di indicatori ripartiti tra l’attività di assistenza negli ambienti di vita e di lavoro, l’assistenza distrettuale e l’assistenza ospedaliera, raccolti in una griglia (cd. Griglia LEA) che consente di conoscere e cogliere nell’insieme le diversità ed il disomogeneo livello di erogazione dei livelli di assistenza a livello regionale e nazionale.

Nei dati 2019 vengono valutate positivamente 17 Regioni (su 21) che superano il livello minimo accettabile di 160 punti. Tra queste, dieci Regioni raggiungono un punteggio superiore a 200 sono: Veneto, Toscana, Emilia Romagna, Lombardia, Marche, Umbria, Liguria, Friuli Venezia Giulia, Abruzzo e Lazio. Altre sette Regioni si collocano in un punteggio compreso tra 200 e 160, Puglia, Piemonte, Provincia Autonoma di Trento, Sicilia, Basilicata, Campania e Valle d’Aosta.

Invece vengono considerate inadempienti la Provincia Autonoma di Bolzano, le Regioni Molise, Calabria e Sardegna che si caratterizzano per punteggi inferiori a 160.

In particolare Molise (150 punti) e Calabria (125 punti), che sono sottoposte ai Piani di Rientro, dovranno superare le criticità rilevate su alcune aree dell’assistenza tra cui quelle degli screening, della prevenzione veterinaria, dell’assistenza agli anziani ed ai disabili. In particolar modo, per la regione Calabria, il punteggio molto basso ed in peggioramento rispetto all’anno precedente è dovuto all’insufficienza della qualità e copertura dei flussi informativi.

La Lombardia, con un punteggio di 215 punti, si colloca al quarto posto tra le regioni italiane, superata da Veneto, Toscana (entrambe con un punteggio di 222) ed Emilia Romagna (punteggio 221).

Si nota un trend positivo, considerato che la nostra regione nel 2015 aveva un punteggio di 196 punti. Nel 2018 erano pari al 2019, cioè 215.

Va considerato che l’analisi si ferma al 2019, cioè a prima della pandemia che, come sappiamo, ha messo a dura prova il sistema sanitario e ha evidenzia anche le diverse fragilità dei modelli regionali.

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