Prevenire nuove stragi d’invisibili. La FNP Nazionale pressa le istituzioni

Evitiamo nuove “stragi di invisibili” la FNP nazionale scende in campo con una mozione approvata all’unanimità dall’esecutivo della federazione guidata da Piero Ragazzini per invitare stato, regioni, sindaci e in generale tutte le istituzioni coinvolte nel contrasto alla pandemia.

Viene richiamata in particolare la situazione delle RSA nelle quali si chiede di garantire la sicurezza in tutte le strutture e provvedimenti per evitare l’isolamento dei pazienti, più fragili tra i fragili.

Pubblichiamo di seguito il documento completo.

L’esecutivo della FNP CISL riunitosi in data odierna,

Premesso

Che nella scorsa primavera, a causa del coronavirus abbiamo vissuto una situazione drammatica in tutto il paese, durante la quale si è consumata una strage degli “invisibili” con migliaia di morti nelle case di riposo e nelle RSA, nella totale solitudine e senza conforto di un familiare,

Considerato

Che da subito la Federazione Nazionale, insieme a SPI CGIL e a UILP, ha inviato ripetuti appelli ai ministri della salute e delle politiche sociali, al presidente della conferenza delle regioni e delle provincie autonome, all’ANCI, a cui si chiedeva un intervento urgentissimo in queste strutture e la deroga alle norme circa l’accesso dei familiari alle stesse, che le federazioni regionali e territoriali, unitariamente si sono attivate per chiedere l’intervento delle istituzioni regionali, dei sindaci e delle direzioni delle aziende sanitarie finalizzato a verificare l’organizzazione e l’idoneità delle strutture, la presenza di personale qualificato e in numero adeguato alle esigenze del servizio, il rispetto delle norme sanitarie a tutela degli anziani ospiti delle strutture e degli operatori preposti.

Considerato

Che dallo scorso mese si è registrata nel paese una ripresa dell’epidemia e che il “nemico silenzioso” è rientrato prepotentemente nelle case di riposo e nelle RSA,

Visto

Che le iniziali limitazioni all’accesso di parenti e visitatori alle strutture, previste nella prima fase della pandemia, avevano avuto una parziale apertura prima dell’estate anche se in modo distanziato e contingentato, che gli accessi alle strutture sono nuovamente sospesi o lasciati alla valutazione della direzione sanitaria delle stesse,

Rinnova

Le richieste gia’ avanzate a tutte le istituzioni (ministeriali, regionali, comunali) affinché

– siano applicati protocolli sanitari in tutte le strutture assistenziali,

– sia garantita la presenza di personale medico e di altro personale qualificato (infermieri e oss),

– sia assicurato il controllo periodico degli operatori sanitari, anche attraverso un piano di effettuazione di tamponi,

– siano garantite e aumentate tutte quelle attività sociali, di animazione che aiutano le persone anziane ad affrontare meglio questi periodi di solitudine e di inaccettabile separazione dai loro familiari,

– sia consentito agli anziani di ricevere la visita dei propri familiari, in modo contingentato e con le dovute precauzioni per evitare il contagio,

– siano organizzate e attuate forme di comunicazione con i familiari alternative alle visite presso le strutture con telefonate, videochiamate,

– sia organizzato il servizio di segretario sociale attraverso cui l’equipe sociosanitaria delle strutture forniscano informazioni esaustive sulla salute del proprio familiare;

Si impegna

A vigilare affinché i provvedimenti richiesti vengano adottati tempestivamente per evitare una nuova strage degli “invisibili”.

Roma, 21 ottobre 2020