Povertà in Italia: i dati Istat degli anni 2021 e 2022

In leggero miglioramento rispetto al 2021, ma con fasce di popolazione a rischio povertà e deprivazione sociale

La povertà in Italia è stata analizzata dal report Istat diffuso il 14 giugno dal titolo “Condizioni di vita e reddito delle famiglie: anni 2021-2022”. Alcuni numeri sono positivi, come la percentuale di persone a rischio di povertà o esclusione sociale, che è il 24 per cento nel 2022 ed era poco di più, il 25,2 per cento nel 2021. Il 2021 è stato l’anno della ripresa dopo il fermo di molte attività economiche a causa del Covid e un primo segnale si è fatto sentire nella crescita del reddito medio delle famiglie e nella riduzione delle famiglie in condizioni di grave deprivazione materiale e sociale (4,5 per cento rispetto al 5,9 per cento del 2021). Tuttavia la popolazione a rischio povertà è stabile ed è attorno al 20 per cento.

Per il resto, il report racconta un’Italia che conosciamo da tempo, con l’aumento del rischio di povertà o esclusione sociale in Puglia, Sardegna e Calabria; un miglioramento delle condizioni di vita al Nord.

Povertà in Italia: chi sta peggio

Nel 2021 si stima che le famiglie residenti in Italia abbiano percepito un reddito netto pari in media a 33.798 euro, ossia 2.817 euro al mese. Fra le situazioni più fragili, le persone con occupazioni precarie o autonome, ad esempio, ma anche i lavoratori dipendenti, mentre il rischio di povertà non cambia per chi può contare sul reddito da pensioni e/o trasferimenti pubblici.
Un altro dato da ricordare: gli anziani che vivono soli, nel 50 per cento dei casi, non superano la soglia di 15.948 euro (1.329 euro mensili).
Il rischio di povertà o esclusione sociale si riduce per le persone sole in età da lavoro con meno di 65 anni (29,5 per cento rispetto al 34,1 per cento del 2021) mentre peggiora per le coppie senza figli con persona di riferimento ultra 65enne (15,9 per cento e 12,8 per cento nel 2021).

Il comunicato Istat, nelle pagine conclusive, osserva che, senza le misure straordinarie di sostegno al reddito, come il reddito di cittadinanza e le altre forme di bonus definite nel 2020, i redditi delle famiglie si sarebbero ridotti molto di più, con percentuali che vanno dal 2 al 6 per cento.

Per approfondire:

https://www.istat.it/it/files//2023/06/REPORT-REDDITO-CONDIZIONI-DI-VITA2022.pdf