Perequazione pensioni 2022 per scaglioni di reddito: come sarà applicata

Grazie alle mobilitazioni e all’impegno del sindacato dei pensionati Cisl, c’è un passo avanti nella rivalutazione delle pensioni, mentre è aperto il confronto con il governo sulla previdenza

La perequazione pensioni 2022 sarà applicata agli scaglioni di reddito da pensione sul modello risalente alla legge 388/2000. Annunciata a fine 2021, l’aggiornamento sulla rivalutazione è un segnale positivo per i pensionati che vedranno, in misura variabile a seconda della loro mensilità, un leggero aumento sul cedolino.
Come da Decreto ministeriale di novembre 2021, l’Indice di rivalutazione delle pensioni, a decorrere dal 1° gennaio 2022, è determinato, in via previsionale, nella misura pari a +1,7%, salvo conguaglio da effettuarsi in sede di perequazione per l’anno successivo.

La rivalutazione annuale degli importi delle pensioni, al fine di adeguarli al costo della vita, sarà definita con questa indicizzazione:

  • 100% (1,7%) per trattamenti pensionistici complessivamente fino a quattro volte il minimo Inps (da € 0 a € 2.062,32);
  • 90% (= 1,53%) per i trattamenti pensionistici complessivamente superiori a 4 volte il minimo Inps e fino a 5 volte il trattamento minimo Inps (da € 2.062,33 a € 2.577,90);
  • 75% (= 1,27%) per i trattamenti pensionistici complessivamente superiori a 5 volte il minimo Inps (da € 2.577,91 in su).

Il trattamento minimo di riferimento in pagamento dal primo gennaio 2022 è pari a 523,83 euro.

La perequazione pensioni 2022 è tra i risultati della mobilitazione del sindacato dei pensionati e dell’impegno Cisl e Fnp Cisl nel dialogo con il governo. Il confronto sulle pensioni è aperto e dopo l’incontro del 12 gennaio è previsto un primo incontro tecnico, il 20 gennaio prossimo, sulle pensioni di garanzia per giovani e donne.

Nel volantino i dettagli sulla perequazione

PENSIONI-PEREQUAZIONE