Pensioni e manovra finanziaria: necessari criteri stabili

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La Cisl ribadisce: non si devono peggiorare le regole della pensione anticipata

Il tema delle pensioni potrebbe essere tra i nodi da sciogliere in vista della prossima manovra finanziaria. Sulle intenzioni del governo, alcune voci dei giorni scorsi ventilavano la possibilità di una sospensione di Opzione Donna e di Ape sociale e di una dilatazione delle finestre di uscita. Nel merito, la posizione della Cisl è stata chiarita dal segretario confederale Ignazio Ganga in una nota del 26 agosto:

“Notizie di stampa riferirebbero di una possibile modifica in senso peggiorativo delle regole della pensione anticipata che oggi prevede 41 anni e dieci mesi per le lavoratrici e 42 e 10 mesi per i lavoratori più una finestra di ulteriori tre mesi per la fruizione del primo rateo. Per la Cisl continuare a modificare in modo peggiorativo le regole di accesso alla pensione è una scelta profondamente sbagliata e insistiamo nel sostenere che il sistema ha bisogno di criteri stabili e coerenti nel tempo che rimandano alla necessità di riaprire quanto prima il confronto in sede istituzionale”.

Ganga sottolinea che, nell’ipotesi di cambiare le regole per la pensione anticipata, contenere la spesa non può essere il solo criterio, ma bisogna anche pensare all’equità e alla sostenibilità sociale. Più importante sarebbe, ad esempio, lavorare contro l’evasione fiscale e nella prospettiva di evidenziare in modo più corretto quanto pesa, davvero, la spesa per le pensioni, separare assistenza e previdenza.

Foto di  Victoria Prymak via Unsplash

Per approfondire:

https://www.cisl.it/notizie/in-evidenza/pensioni-ganga-modificare-in-modo-peggiorativo-le-regole-di-accesso-alla-pensione-e-una-scelta-profondamente-sbagliata/

https://www.ilsole24ore.com/art/pensioni-mirino-finestre-d-uscita-ipotesi-stop-l-ape-sociale-AFsmOCYD