In pensione vado a vivere all’estero?

Sempre più spesso si parla della ”fuga” di molti pensionati Italiani all’estero.

Di volta in volta vengono descritte dalla stampa, situazioni paradisiache delle quali usufruiscono pensionati Italiani migranti in diversi paesi esteri, persone che beneficiano di condizioni di vita più favorevoli che riguardano sia il trattamento pensionistico che quello fiscale, beneficiando delle minori tasse e di un costo della vita più favorevole.

Ma è proprio così?

Le pensioni pagate all’estero sono circa 373.000 pari a poco più di un miliardo di € e per circa due terzi corrispondono a pensioni di vecchiaia seguite dalle pensioni ai superstiti.

La cifra dimostra che le sensazioni sono di gran lunga superiori alla realtà, certo un po’ preoccupante ma, almeno per il momento, ancora sotto controllo.

Pensione all’estero: le contro-proposte INPS

L’INPS, ora, prova a ribaltare la situazione utilizzando sue strutture (convitti, colonie, alberghi) site in luoghi particolarmente belli, spesso in riva al mare, nel Lido di Venezia, nelle Marche, in Sicilia e in altre località turistiche, proponendo il progetto: “Senior House, residenzialità per la terza età”.

L’ipotesi è quella di creare appartamenti dotati di servizi collettivi ed individuali e di offrire un “pacchetto”che comprenda lavanderie, imprese di pulizie, mense, guardie mediche e trasporti pubblici/privati sia per arrivare in città che per raggiungere facilmente i luoghi di assistenza/cura.


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