Pensionati: penalizzati e offesi. Il premier Conte paragona i pensionati che protestano all’avaro Arpagone

Il premier Conte, in merito al taglio della rivalutazione delle pensioni, ha affermato che: “Nemmeno l’avaro di Molière se ne accorge.”

In realtà è dal 2008, ma un precedente risale addirittura al 1997, che la perequazione delle pensioni al costo della vita subisce tagli e riduzioni, nonostante vari pronunciamenti della Corte Costituzionale.

In base ad una accordo fatto con il precedente governo, dal 2019 si sarebbe dovuto tornare alla rivalutazione piena, con le modalità concordate a suo tempo con il governo Prodi.

Ma così non è stato.

“Conte poteva risparmiarsi la sua ironia” afferma la segretaria generale della FNP di Milano Gabriella Tonello “nei confronti di coloro che continuano a dare soldi ogni qualvolta il governo di turno ha bisogno di fare cassa, purtroppo a fondo perduto visto che il debito pubblico è in continua ascesa.”.

Molto critico anche Emilio Didoné, segretario generale della FNP Lombardia:

“Spi Cgil, Fnp Cisl, Uilp Uil Lombardia devonocontinuare a esprimere il proprio dissenso contro una manovra finanziariasbagliata, miope, recessiva che taglia ulteriormente su crescita e sviluppo,lavoro e pensioni, coesione e investimenti produttivi, negando al Paese, e inparticolare alle sue aree più deboli, una prospettiva di rilancio economico e sociale. ”

Le mobilitazioni, prosegue Didoné, continueranno “dobbiamo riuscire ad interloquire con questo Governo, dobbiamo riuscire ad aprire un tavolo unitario che dovrebbe affrontare in modo più complessivo il tema dei redditi da pensione, della non autosufficienza, del contrasto alla povertà.”

In risposta all’infelice battuta di Conte, la FNP ha anche presentato un corposo documento che ricostruisce tutti gli interventi che hanno penalizzato i pensionati negli ultimi anni “Per chi ha la memoria corta.” 


Scarica l’approfondimento della FNP Lombardia

Scarica la presa di posizione di Gabriella Tonello in risposta a Conte

Vedi le tabelle relative alla perequazione delle pensioni.