Pensionati: La mobilitazione continua

“Per rispondere agli effetti negativi della grave crisi che ha attraversato l’Italia, l’Europa e gran parte del mondo e alle conseguenze della globalizzazione servono nuove politiche.

L’austerità e il pensiero neoliberista hanno fatto crescere le disuguaglianze, la disoccupazione, la povertà, le paure, l’incertezza. Anche le misure che oggi molte nazioni stanno prendendo in chiave sovranista e protezionista sono inadatte e ingiuste. “

Così comincia un lungo documento con il quale FNP CISL SPI CGIL e UILP UIL ripropongono il loro punto di vista ai cittadini, alle forze sociali e politiche. Dopo la grande manifestazione del 9/2 la mobilitazione sindacale continua sulla base della piattaforma presentata nelle scorse settimane, con particolare attenzione a tutti i mutamenti che stanno interessando gli anziani.

“Come Spi Cgil, Fnp Cisl, Uilp Uil – scrivono i sindacati dei pensionati – siamo convinti che l’allungamento della durata media di vita richieda un cambiamento complessivo di tutte le politiche, in ogni aspetto della società, dall’economia al fisco, dal sociale alla sanità, dalla cultura alle politiche abitative. Ci sono, tante persone anziane in difficoltà, povere, sole, malate, non autosufficienti. Queste persone, spesso molto anziane, hanno bisogno di aiuti, sostegni, servizi. Noi vogliamo evitare che l’invecchiamento diventi esclusione, povertà, cronicità. Noi vogliamo che tutte e tutti possano invecchiare attivi e in buona salute: giovani, adulti e anziani, donne e uomini. È un vantaggio per le persone. È un vantaggio per l’intero Paese. Per questo servono buone politiche.“

Dura la critica al governo: “Il Governo italiano oggi in carica non ha consapevolezza della centralità del tema del lavoro, della drammatica condizione del Mezzogiorno e quindi della necessità di investire in innovazione, crescita e sviluppo. Le misure proposte sono infatti carenti sia sul fronte della crescita, sia sul fronte del lavoro e sono indirizzate soprattutto a ripartire le risorse esistenti. In questo modo il rischio che si corre è ridistribuire la povertà invece di aumentare la ricchezza per il maggior numero di persone possibile.”

E, per quanto riguarda le pensioni “Ancora una volta, i pensionati sono utilizzati come bancomat per finanziare le misure previste nella legge di bilancio. In tre anni, la manovra sottrae ai pensionati oltre 3 miliardi e mezzo di euro. Non è giusto.”

Il documento denuncia gli attacchi gratuiti che da più parte vengono ai pensionati: “Noi anziani rappresentiamo oggi in Italia un quarto della popolazione. Siamo stanchi di essere considerati un peso per la società e un ostacolo ai diritti dei giovani. Siamo stanchi di essere considerati ladri di futuro. Contribuiamo ogni giorno alla vita sociale ed economica dell’Italia. Aiutiamo figli e nipoti. Un aiuto che negli ultimi dieci anni è stato determinante per la tenuta del Paese.”

Spi Cgil, Fnp Cisl, Uilp Uil intendono avviare una vasta mobilitazione in tutto il Paese “Per parlare con le persone. Per costruire insieme alle pensionate e ai pensionati, alle iscritte e agli iscritti le nostre rivendicazioni. Una mobilitazione con tante iniziative pubbliche diffuse a livello territoriale, senza escludere iniziative a carattere macroregionale o nazionale.”


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