Patto di comunità contro il gioco d’azzardo: Fnp Cisl è tra i firmatari

Sabato 20 maggio, a Rho, la carta di intenti che ha coinvolto quasi 60 realtà, associazioni e istituzioni

Un patto di comunità contro il gioco d’azzardo è stato firmato sabato 20 maggio a Rho da quasi 60 tra associazioni, scuole, parrocchie, istituzioni, sindacati e forze politiche. Fnp Cisl Milano Metropoli è fra i firmatari del documento, dal titolo “Non giochiamoci il futuro”, che, a partire dal Comune di Rho, vuole essere il punto di partenza di un progetto volto a contrastare un fenomeno in crescita. Secondo i dati diffusi dal Comune, nel 2022 l’azzardo aveva un valore complessivo di 140 miliardi di euro. Nei nove Comuni del rhodense si sono persi nel 2019 ben 50 milioni con il gioco fisico. Nel solo comune di Rho, nel 2019, sono stati giocati oltre 110 milioni, 19,5 quelli persi con slot, VTL sofisticate. Una stima, che rielabora i dati dell’Istituto superiore di sanità, arriverebbe a dire che in città ci sono 19.600 giocatori, “uno per famiglia”, scrive la nota del Comune.

Patto di comunità contro il gioco d’azzardo: il progetto

In un’atmosfera molto partecipata, dopo il convegno con diversi esponenti istituzionali e testimonianze, all’Auditorium di via Meda a Rho, i rappresentanti di associazioni e realtà locali hanno firmato il patto di comunità contro il gioco d’azzardo. Per la Fnp Cisl erano presenti Giuseppe Oliva, referente del Dipartimento welfare della Fnp Cisl Milano Metropoli, Nadia Pezzotta, coordinatrice di zona e la segretaria generale Gabriella Tonello.

Ha detto l’assessore alla Legalità Nicola Violante:

“Quando abbiamo conosciuto i numeri che riguardano il nostro territorio, abbiamo deciso che dovessero essere noti a tutti per diffondere la consapevolezza di quanto si gioca qui e di quanto siano coinvolti anche i bambini. Dietro i numeri ci sono famiglie e spesso dei drammi. Era importante informare e costruire una rete con tutti i soggetti della società civile. Non abbiamo l’ambizione di risolvere il problema ma il Patto di comunità dice che la città è attenta e si impegna a tenere acceso un faro. Da qui parte un lavoro per arrivare a un protocollo di intesa che indichi le attività specifiche che ciascuno possa mettere in campo”.