Un episodio, l’ennesimo, che mostra che il problema dei ritardi nelle visite specialistiche sia ancora tutto da risolvere
Nonostante le promesse e i provvedimenti della Giunta della Lombardia dei mesi scorsi, la situazione delle liste di attesa in Lombardia rimane molto critica, soprattutto per alcune patologie come, ad esempio, l’oculistica. Raccontiamo quanto accaduto ad un nostro volontario settantenne abitante in un comune vicino a Legnano, nome di fantasia: Leonardo.
Leonardo da un po’ di tempo ha percepito un calo della vista in un occhio e fenomeni di annebbiamento. Sospetta lo sviluppo di una cataratta, un disturbo piuttosto comune per la sua età e che, in passato, ha colpito entrambi i suoi genitori. Così chiede al suo medico di prescrivergli una visita oculistica, siamo nel mese di giugno di quest’anno. Ottenuta la ricetta, prova a prenotare attraverso il portale regionale. Dopo vari tentativi, la prima data utile è per il 3/11, all’ospedale di Busto Arsizio.
Dovrà aspettare quasi sei mesi: Leonardo si rassegna e fissa l’appuntamento. Nei giorni scorsi, al rientro da un breve vacanza, decide di controllare nel suo fascicolo sanitario le visite che dovrà svolgere entro l’anno. Con stupore non trova traccia di quella oculistica. Controlla meglio nella sezione delle ricette e scopre che il suo appuntamento è sì per il 3/11, ma non del 2022 ma del 2023. Il pensionato si sente letteralmente preso in giro, forse al momento della prenotazione non aveva fatto caso all’anno, ma, a giugno, come poteva immaginare che la prima data utile a disposizione fosse addirittura un anno e mezzo dopo? Decide così di tentare di anticipare la visita. Il suo comune rientra in “Milano provincia”. L’esito della ricerca propone come prima data utile il 6/3/2023, a Sesto San Giovanni, cioè a 50 Km dalla sua abitazione. Leonardo non si rassegna, ritenta la ricerca, questa volta focalizzandola su “Milano città”. La risposta è sorprendente: “Non sono state trovate disponibilità”.
per la Segreteria FNP Milano Metropoli
Luigi Maffezzoli