Nel rapporto Crea Sanità tutte le lacune del sistema Italia

Il 18esimo studio a cura di Federico Spandonaro, Daniela d’Angela, Barbara Polistena mostra i punti deboli del Sistema sanitario nazionale

Nel rapporto Crea Sanità, presentato a fine gennaio 2023 con dati fino al 2021, si vedono i nodi irrisolti della sanità italiana. Lo studio, a cura di Federico Spandonaro, Daniela d’Angela, Barbara Polistena, del Centro per la ricerca economica applicata in sanità di Roma, mette in luce i problemi che la pandemia da Covid-19 ha acuito, con un’avvertenza: cessata l’emergenza, si rischia ora di dimenticare l’importanza delle tematiche sulla salute. Lo studio menziona, tra gli altri, i salari non adeguati del personale e la carenza di personale, la fuga dei medici dai servizi pubblici e una spesa dei cittadini in farmaci e cure private in aumento.

Poco ottimismo si vede dai numeri che mostrano, per esempio, anche dopo la pandemia, una riduzione dell’attività ospedaliera, dei ricoveri in acuzie, della degenza media, osservando che la causa non è solo il calo dei contagi da Covid ma anche la capacità dei servizi, molto diversi da regione a regione.

Nel rapporto Crea Sanità, i problemi presenti e futuri

Alcuni numeri parlano da soli. In Italia si registrano 41,0 miliardi di euro di spesa sanitaria privata, circa un quarto della spesa sanitaria totale, con un’incidenza sul Prodotto interno lordo del 2,3 per cento. Un altro dato su cui riflettere: la spesa sanitaria privata “effettiva”, ovvero quella riferita ai nuclei che hanno registrato consumi, raggiunge 1.734,0 euro per famiglia, ovvero il 5,7% dei consumi totali.
La spesa pubblica nella sanità in rapporto al Pil è scesa negli anni ma il problema, si legge nel rapporto Crea Sanità, sta nel fatto che è il Prodotto interno lordo a non crescere. Senza sviluppo economico complessivo, è il punto di vista degli autori, confidare in una crescita effettiva e sostenibile dei servizi sanitari pubblici è poco realistico. Per potenziare il Sistema sanitario nazionale, infatti, servono più azioni – a cominciare da interventi sul personale, ma non solo – e secondo gli autori

“un incremento dei livelli di finanziamento misurato in modo da raggiungere l’incidenza sul PIL degli altri Paesi, rappresenterebbe comunque un obiettivo molto sfidante (…)”.

Per una sintesi:

https://www.quotidianosanita.it/studi-e-analisi/articolo.php?articolo_id=110504

Per leggere il report integrale

https://www.creasanita.it/index.php/it/ultima-edizione#:~:text=XVIII%20Rapporto%20Sanit%C3%A0&text=Il%2018%C2%B0%20Rapporto%20Sanit%C3%A0,presentato%20il%2025%20gennaio%202023.

Per leggere sintesi e commento della segreteria nazionale:

Didone_XVIII Rapporto CREA Sanità