Mattarella ad Auschwitz e Birkenau: ricordare è segno di civiltà

Emilio Didonè ringrazia il presidente della Repubblica per il significato della sua visita in Polonia del 17 aprile

Alla notizia della visita di Mattarella ad Auschwitz e Birkenau e dell’accorato discorso del presidente della Repubblica, in memoria dell’Olocausto, Emilio Didonè, segretario generale Fnp Cisl, ha diffuso un messaggio di ringraziamento per il presidente. In un tweet, sul sito web, su Facebook e sulla pagina Instagram, di recente apertura, Didonè ha voluto ribadire l’apprezzamento per le parole di Mattarella.

“Grazie Presidente Sergio Mattarella per non essere sordo e indifferente. Ricordare è segno di umanità, ricordare è segno di civiltà. Ricordare l’odio e la pulizia etnica perpetrate da alcuni regimi è un dovere per scongiurare il silenzio su queste tragedie contro la persona, contro l’umanità.”
“Stiamo attenti a come sono iniziate queste strade di morte, di sterminio, di brutalità, e ricordare sempre perché non possano più accadere. Ci auguriamo che la visita ad Auschwitz e Birkenau del Presidente possa contribuire a rinsaldare il legame civile e morale fra noi tutti, in un periodo difficile e complicato per il nostro Paese, come l’attuale. Grazie Presidente: ne abbiamo particolarmente bisogno.”

Mattarella ad Auschwitz e Birkenau nel corso della visita di Stato in Polonia

Il viaggio di Mattarella, da calendario dal 16 al 19 aprile, ha visto, tra l’altro, l’incontro con Andrzej Duda, presidente della Repubblica di Polonia.
Toccanti le parole che Mattarella ha pronunciato il 18 aprile ad Auschwitz e Birkenau, del quale riportiamo alcuni stralci:

“Siamo qui oggi a rendere omaggio e fare memoria dei milioni di cittadini assassinati da un regime sanguinario come quello nazista che, con la complicità dei regimi fascisti europei, che consegnarono propri concittadini ai carnefici, si macchiò di un crimine orrendo contro l’umanità. (…)
Oggi più che mai, nel riproporsi di temi e argomenti che avvelenarono la stagione degli anni ‘30 del secolo scorso con l’infuriare dell’aggressione russa all’Ucraina, la Memoria dell’Olocausto rimane un monito perenne che non può essere evaso. L’odio, il pregiudizio, il razzismo, l’estremismo, l’antisemitismo, l’indifferenza, il delirio, la volontà di potenza sono in agguato, sfidano in permanenza la coscienza delle persone e dei popoli.
Non può essere ammesso nessun cedimento alle manifestazioni di intolleranza e di violenza, nessun arretramento nella tutela dei diritti e delle libertà fondamentali, base del nostro convivere pacifico”.

Per approfondire:

https://www.quirinale.it/elementi/84155

https://www.pensionati.cisl.it/articolo-2664/didone-grazie-presidente-mattarella-ricordare-e-segno-di-umanita/