A marzo pensioni più basse, è la conseguenza della nuova legge di bilancio

Con una circolare del 27 dicembre 2018, l’Inps ha illustrato i criteri e le modalità applicative della rivalutazione delle pensioni e delle prestazioni assistenziali relative al 2019.

Nella sua nota, l’Istituto precisa che, al fine di emettere in tempo, con la rata di gennaio 2019, i mandati di pagamento delle pensioni con i nuovi importi, il rinnovo di tutte le prestazioni è stata effettuato sulla base della normativa vigente in materia di rivalutazione, ossia in base alle percentuali ed allo schema della l. 388/2000; legge che, come è noto, sarebbe dovuta entrare in vigore nel 2019.

Tuttavia, la legge di Bilancio per il 2019, approvata in via definitiva successivamente alla data di pubblicazione della circolare Inps, relativa ai rinnovi 2019, ha introdotto una nuova disciplina meno favorevole per quanto riguarda la perequazione automatica delle pensioni, rimodulandola su sette fasce e con percentuali di indicizzazione via via decrescenti. Il nuovo sistema di rivalutazione per fasce riduce tutte le prestazioni di importo complessivo superiore a tre volte il trattamento minimo Inps pari a 1522 €. lordi.

Il conguaglio tra importo liquidato ed importo previsto dalla nuova legge verrà fatto presumibilmente nel mese di marzo.


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