Manovra quasi pronta: Risparmi sullo spread, lotta all’evasione e più soldi per la sanità

ll confronto tra Roma e Bruxelles è aperto. La risposta del governo italiano alla lettera della Commissione Ue che paventa il rischio di una deviazione significativa del parametro del debito fa leva sulle risorse derivanti dal calo dello spread che permetterà di risparmiare fino a 18 miliardi, 630 euro per ogni contribuente.

Ma Palazzo Chigi e Via XXi Settembre assicurano che quest’anno non ci sono preoccupazioni o ansie nell’interlocuzione con Bruxelles.

La Commissione Ue con la lettera all’Italia ”non contesta la politica economica del governo ma chiede solo chiarimenti sulla riduzione del debito che per noi deve avvenire attraverso un percorso più morbido, ed essere sostenibile sul piano economico”.

Lo ha spiegato il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, che sulla manovra aggiunge: ”Ormai siamo ai dettagli, il decreto fiscale è praticamente pronto e sulla legge di bilancio siamo in una fase di redazione in un quadro stabile dell’impianto della manovra”.

Il testo sarà trasmesso alle Camere la prossima settimana. Per Gualtieri si tratta di una manovra ”responsabilmente espansiva, sarà fatta da investimenti e sostenibilità. Non ci sono misure spot ma il disegno del paese per i prossimi tre anni”.

Intanto il ministro della salute Speranza ribadisce: ”Si chiude la stagione dei tagli alla sanità. Ci saranno 2 miliardi in più per il fondo nazionale della sanità. L’aumento del fondo sarà del 1,7%, il doppio rispetto agli anni precedenti. E tutto questo soldi si tradurranno in soldi per il personale e per abbattere le liste d’attesa. C’è poi il piano dell’edilizia sanitaria e c’è infatti un piano per l’innovazione tecnologica. Da ultimo, dal 1 settembre in Italia nessuno pagherà più il super ticket. Tutti i cittadini che fino a oggi hanno pagato 10 euro in più per accedere al servizio sanitario nazionale non li pagheranno più. Si cureranno più persone e si cureranno meglio”.

Dalla lotta all’evasione il governo attende non 7 ma 3 miliardi ma anche in questo caso si prevedono maggiori risultati. Il governo, assicura poi Gualtieri, metterà in campo “un piano organico di lotta all’evasione ”perché “109 miliardi di evasione l’anno non sono sostenibili per un Paese serio”.

Una tema decisivo per i sindacati. Sottolinea la segretaria generale della Cisl Furlan: ”Vogliamo fare una battaglia seria all’evasione fiscale. Vedo che si vuole passare dalla politica dei condoni alla politica della guerra all’evasione, ma tentennamenti e mediazioni portano a rallentamenti che rischiano di vanificare le novità positive”.

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