Luigi Sbarra: sulla sanità servono investimenti, anche sul personale

La lettera al Corriere della sera di lunedì 3 aprile. L’opportunità del Pnrr, i problemi, le sfide

Luigi Sbarra è intervenuto ieri, lunedì 3 aprile, sul tema della sanità con una lettera al quotidiano Corriere della Sera. Per il segretario generale Cisl è importante far leva sull’opportunità del Pnrr e risollevare il servizio sanitario pubblico, depauperato da anni di tagli e attraversato da una lunga crisi.

Luigi Sbarra ricorda che il tema del personale non è compreso nella Missione 6 del Pnrr e che, oggi, solo per realizzare gli obiettivi pur previsti dal piano mancano 30 mila medici, 70 mila infermieri e 100 mila posti letto. Il Pnrr mette a disposizione risorse per reti di prossimità, telemedicina, innovazione e digitalizzazione; la questione del personale, però, è ancora tutta da definire, e

“senza personale adeguato e adeguatamente formato, l’architettura prefigurata dal piano è destinata a restare un guscio vuoto”.

Luigi Sbarra: qualità dei servizi e qualità del lavoro

La qualità dei servizi è direttamente proporzionale alla qualità del lavoro. Lo sottolinea Sbarra ricordando l’importanza di dare valore al lavoro di medici, infermieri e operatori sanitari e la necessità di superare i tetti di spesa sul personale.
Molte le ipotesi costruttive ventilate nella lettera di Sbarra, per esempio abolire il numero chiuso in Medicina, rafforzare il Fondo sanitario nazionale, “non escludere” il ricorso ai 36 miliardi offerti dal Mes.

Superare il nodo del precariato, rinnovare i contratti collettivi nazionali, valorizzare la formazione sono tra le condizioni considerate importanti per migliorare la sanità.
Sbarra ha ricordato che serve il coinvolgimento di tutti gli attori, comprese le parti sociali e che per questo la Cisl ha chiesto l’avvio di un confronto stabile con il governo e con le regioni su questi temi.

Leggi il testo integrale della lettera di Luigi Sbarra

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