La sicurezza che manca. Lombardia: Crescono gli infortuni mortali

Trend in crescita per gli infortuni sul lavoro nel 2018. I dati dell’Inali hanno registrato una significativa ripresa a livello nazionale.

Non va certo meglio anche a livello regionale come raccontano i dati della Lombardia.

Ad approfondire quanto accaduto nell’ultimo anno è la Cisl Lombardia che ha diffuso i risultati della sua analisi sulla base del Rapporto Inail.

Ecco allora che nel 2018 in Lombardia le denunce pervenute all’Inail sono state 119.937 (+1,8% sul2017, quando erano state 117.757). In aumento del 17,2% gli incidenti mortali: 163 contro i 139 dell’anno precedente.

Più colpite le fasce d’età dove precarietà e anzianità lavorativa sono più alte: dai 14 ai 34 anni si passa da 3r4.946 a 36.419 denunce di infortunio, dai 55 ai 69 anni da 15.612 a 16.079.

”Questi dati sono la dimostrazione plastica di un abbassamento della guardia negli ultimi tempi in materia di prevenzione e sicurezza nei luoghi di lavoro, e dell’insufficiente attività ispettiva da parte delle istituzioni preposte alla vigilanza e alla prevenzione – afferma Pierluigi Rancati, segretario regionale Cisl Lombardia con delega alla salute e sicurezza . In questi dieci anni di crisi il fatto che i controlli abbiano interessato solo il 5% delle 480mila imprese lombarde ha fatto emergere la convinzione che si possa restare impunti anche non rispettando le norime per la sicurezza e l’obbligo di adeguati o di maggiori investimenti per ridurre l’esposizione ai rischi specifici”.

Ma invertire la rotta è possibile. “Occorre da subito – aggiunge – dare corso al Programma straordinario deciso in Lombardia l’anno scorso, rafforzandone gli interventi anche grazie alle nuove risorse ottenute dalle ulteriori sanzioni applicate nel corso del 2018”

Articolo tratto da Conquiste del Lavoro