Fare lo Spid con Poste deve essere gratuito, almeno per gli anziani

Fare lo Spid con Poste Italiane deve essere gratuito, almeno per gli anziani. Nel comunicato stampa di oggi, lunedì 8 novembre, Fnp Cisl chiede che per attivare lo Spid, sistema pubblico di identità digitale, con Poste, gli anziani non debbano pagare nulla. Di seguito il comunicato integrale.

Dal 1 novembre alle Poste Italiane lo Spid non è più gratuito, e per ottenerlo bisognerà pagare 12 euro. Una decisione, questa, che penalizzerà maggiormente gli anziani che, non avendo dimestichezza con le nuove tecnologie, non riusciranno a ricorrere al riconoscimento da remoto, da app o tramite carta d’identità elettronica, metodo questo che rimane gratuito. Perché ancora una volta si penalizzano le fasce meno tecnologiche come le persone anziane che sono anche i maggiori e più affezionati clienti di Poste Italiane?”.

Questa la denuncia della Fnp Cisl, di fronte ad un provvedimento adottato da Poste Italiane per fornire il servizio di identificazione e riconoscimento della persona.

“Per chi non sa usare un computer, un tablet o uno smartphone, come spesso succede alle persone più anziane – prosegue la Cisl Pensionati – l’alternativa per l’identificazione Spid è quella di recarsi presso uno sportello pubblico abilitato, dove però si paga la marca da bollo di 16 euro, oltre al pagamento della prestazione, oppure quella di rivolgersi agli sportelli di Poste Italiane, dove però adesso si dovranno pagare 12 euro. Sinceramente non ci saremmo mai aspettati una decisione del genere da un’azienda privatizzata, ma controllata saldamente dallo Stato, con un bilancio più che solido grazie soprattutto ai risparmi depositati dagli anziani, che sono coloro i quali si recano quasi sempre allo sportello per i prelievi e per pagare le bollette, alimentando così i conti correnti. E’ giusto informatizzare, certo, ma si dovrebbe anche pensare a snellire le procedure, rendendole meno complicate. Perché allora non pensare di aiutare le persone in difficoltà, lontane dalla tecnologia, piuttosto che penalizzarle ancora di più?”

“Il nostro appello, quindi – conclude la Fnp – è rivolto a Poste Italiane, che invitiamo a tornare sui propri passi, rendendo gratuito questo servizio almeno per gli anziani, cittadini con gli stessi diritti e con più bisogni che pagano le tasse spesso meglio di altri, che hanno ricostruito questo Paese, e che necessitano dell’attenzione di tutti ma soprattutto ce lo aspetteremmo da Poste Italiane.”