“Ero piccolo, andavo alle elementari e vivevamo un momento di festa perché mio padre sarebbe rimasto a casa per qualche giorno come non era mai accaduto perché aveva una gamba ingessata. Alla fine di una bella giornata arrivò Pierre Carniti, gli andai incontro, lo ricordo curvo perché soffriva terribilmente di un mal di schiena.
Mio padre era considerato il suo braccio destro nella strategia contrattuale di assalto di allora nella FIM e nella FLM.
Non sapevo quanto importanti fossero entrambi, mi sembravano, già da bambino, uomini coraggiosi prima di tutto.“