Nella legge di bilancio 2021 ci sono troppi rivoli di spesa e ”l’impressione generale è che si stiano infittendo gli intrecci della giungla degli incentivi già attivi in passato”.
Lo ha detto il segretario generale aggiunto della Cisl Sbarra, in audizione lunedì mattina nelle commissioni Bilancio di Camera e Senato.
Le norme previste, pur in parte condivisibili, ”sono ancora insufficienti per potenziare e rilanciare un sistema sanitario e socio-sanitario, fortemente inadeguato a garantire i livelli essenziali di assistenza e, nel contempo, fronteggiare la violenta pandemia che sta attraversando il Paese”.
Molti territori non riescono a decidere tra l’assistenza ordinaria e l’emergenza Coronavirus. Anche per questo ”motivo sarebbe necessario utilizzare le risorse messe a disposizione dal Mes, che rappresentano una formidabile opportunità per contribuire a rafforzare e ammodernare il sistema sanitario italiano”.
Quanto al capitolo lavoro ”benché vengano recepite diverse delle nostre proposte, il ddl di Bilancio sul tema è insufficiente per intensità finanziaria e capacità d’impatto”.
Perplessità sulla diversificazione del periodo di utilizzo della Cig tra aziende che hanno diritto alla cassa ordinaria e quelle che hanno diritto all’assegno ordinario e alla cassa in deroga.
Mancano – ha aggiunto – alcune misure importanti per assicurare protezione sociale: nulla si dice sulla proroga delle indennità per alcune tipologie di lavoratori, ingiustamente esclusi da dl Agosto, come operai agricoli, colf e badanti, all’area dei para subordinati iscritti alla gestione separata, marittimi, alcuni lavoratori del turismo, autonomi occasionali con compensi annui sotto i 5 mila euro.
Non c’è un sostegno alle persone prive di occupazione”, ha ancora specificato Sbarra per il quale inoltre ”bisognerebbe estendere per tutto il 2021 la possibilità di prevedere proroghe e rinnovi senza causali ai contratti a tempo determinato”. Insufficienti i 500 milioni per le politiche attive.
E insufficiente anche ”l’impegno assunto per i rinnovi contrattuali del pubblico impiego con 400 milioni”, come ha rimarcato il segretario confederale Cisl Ganga, che sul lavoro agile ha ribadito ”la necessità di un confronto per riportare sul tavolo negoziale questo tema ed evitare che la legge sottragga materia contrattuale”.