Lavoro in somministrazione: Aumentano le assunzioni a tempo indeterminato

Nel nostro Paese continua la crescita dei contratti di lavoro somministrati a tempo indeterminato.

Un trend che trova conferma pure nei dati raccolti in Lombardia dalla Felsa Cisl che monitora il settore. Nella regione lombarda infatti si è arrivati a quota 10mila a fine 2018.

”Anche a seguito del rinnovo del contratto collettivo del settore –spiega Daniel Zanda, segretario generale Felsa Cisl Lombardia – la somministrazione a tempo indeterminato rappresenta la forma di lavoro flessibile più tutelata che esiste in Italia, perché in caso di interruzione della missione lavorativa presso l’azienda utilizzatrice il lavoratore torna in disponibilità dell’agenzia per il lavoro, che è obbligata a corrispondere una indennità pari a 1.000 euro per almeno 7 mesi”.

In questo lasso di tempo l’agenzia per il lavoro deve cercare di ricollocare il lavoratore anche mediante un intervento di politiche attive e motivare puntualmente l’eventuale insuccesso occupazionale.

Recentemente, infatti, la Cassazione ha condannato un’agenzia per il lavoro al pagamento di 24 mensilità di indennizzo poiché ha licenziato dei lavoratori assunti a tempo indeterminato senza aver adempito in modo puntuale al loro percorso di riqualificazione.

S.B.

Articolo tratto da Conquiste del Lavoro