In via Savona, in occasione della Giornata internazionale della donna, l’esposizione dura fino al 15 marzo
“Il lavoro al femminile dai campi alle fabbriche: immagini del primo Novecento” è la mostra che si è inaugurata sabato 11 marzo allo Spazio Seicentro, a Milano, in via Savona 99. Il Coordinamento politiche di genere della Fnp Milano, con il patrocinio del Municipio 6, cura quest’iniziativa nata in occasione della Giornata internazionale della donna e pensata per ribadire che l’otto marzo non deve essere solo una ricorrenza estemporanea.
Patrizia Egle Messina, del Coordinamento Politiche di genere Fnp della città di Milano, ha ideato e organizzato l’esposizione, una raccolta fotografica e documentaria dedicata al lavoro femminile dai primi del ‘900, con espliciti riferimenti alla più recente modernità.
Tra gli altri, erano presenti Ester Balconi, responsabile del Coordinamento Politiche di genere Fnp Milano Metropoli e Massimo Zuffi, coordinatore di zona della Fnp. Tra il pubblico c’era Emilio Didonè, segretario nazionale, in una sala gremita di cittadini. Hanno partecipato gli studenti dei licei Manzoni, Vittorini e Boccioni e della scuola media Puecher e sono intervenuti Francesco Demuro, presidente della Commissione alla cultura e alle pari opportunità e Diana De Marchi, consigliera delegata della Città metropolitana di Milano .
Il lavoro al femminile: la mostra
Nelle immagini, raccolte grazie all’aiuto di donne pensionate, si ripercorre un capitolo di storia del lavoro al femminile: dalle mansioni assegnate alle donne nel mondo agricolo ed operaio, dalle coltivatrici di bachi da seta alle mondine, dalle raccoglitrici di olive alle merlettaie. La memoria va poi all’opificio, come la filanda, già vera e propria fabbrica, per poi andare verso il lavoro intellettuale delle maestre e poi quello seriale delle telefoniste, delle dattilografe. “Abbiamo intitolato la mostra E la paga la davo in famiglia”, ha ricordato Patrizia Egle Messina, sottolineando che da sempre le donne hanno svolto una pluralità di lavori nel corso della loro giornata, il lavoro di cura, il lavoro nella famiglia, oltre ad attività faticose che oggi, forse, molti non ricordano.
Il titolo della mostra indica il quadro scarsamente emancipatorio connesso al lavoro, per quanto duro e impegnativo. Dalle voci semidimenticate delle donne del passato, si possono, oggi, valutare le conquiste che il secolo “non così breve” ha portato e confrontarle con il mondo del lavoro attuale.
“Noi donne”, ha detto Messina, “abbiamo deciso di guardare al passato per costruire il nostro futuro”.