La violenza non è un destino

Oggi 25 novembre tutte e tutti noi vogliamo ricordare le vittime delle varie forme di violenza, da quella più tragica, il femminicidio, a quelle verbali, all’indifferenza che spesso le permette.

Il 2020 è stato un anno particolare, la pandemia ci ha costretto a rivedere il nostro modo di vivere, di rapportarci, ma se guardiamo i dati è stato un anno violento verso le donne.

Tutti i crimini sono diminuiti quest’anno tranne il femminicidio, è aumentato, ma purtroppo sono diminuite le richieste d’aiuto ai vari centri antiviolenza. Le donne chiuse nelle case, sotto stretta sorveglianza, non hanno potuto chiedere aiuto. Non sappiamo quindi quante violenze sono avvenute tra le mura domestiche. La pandemia ha lasciato le donne sole.

In aumento anche la violenza su web, attraverso i social, è nata una nuova forma di violenza la revenge porn, postare nei vari siti foto imbarazzanti o sessualmente spinte di ragazze per deriderle, per metterle alla gogna. La maggior parte delle vittime sono ragazze, ma ora anche i ragazzi vengono presi di mira. E’ un fenomeno che riguarda soprattutto la gioventù, ma non solo.

E che dire degli anziani? Quest’anno si sono create nuove violenze dovute alla pandemia, la solitudine forzata, l’abbandono, la mancanza di cure adatte perché tutte le visite programmate erano sospese.

La violenza però non è un destino, non è qualcosa a cui dobbiamo abituarci perché invincibile. Una grande alleata della violenza è l’indifferenza, la certezza che noi non possiamo fare nulla. Non è vero, noi possiamo decidere di essere donne e uomini di pace, ogni giorno attraverso le nostre parole e i nostri gesti, di essere accanto alle vittime, se ne conosciamo. Di vedere, di guardare, di renderci conto,  di non rimanere indifferenti spettatori.

Comunicato del Coordinamento Donne FNP Milano Metropoli

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