Così Luigi Sbarra il 4 ottobre al Consiglio generale Fim Cisl
La transizione verso il motore elettrico deve essere sostenibile sul piano sociale. Lo ha detto Luigi Sbarra mercoledì 4 ottobre, al Consiglio Generale della Fim Cisl a Roma. Il segretario generale della Cisl ha osservato che la sospensione della chiusura dello stabilimento Magneti Marelli a Crevalcore è un primo risultato, ma ha detto che non basta: servono soluzioni industriali serie per garantire l’occupazione e per gestire il passaggio verso la produzione di automobili elettriche:
“Rinunciare a un progetto industriale o pensare che il mercato possa miracolosamente autoregolarsi senza avvitarsi in dinamiche speculative o predatorie, è un errore che porterebbe il Paese a una desertificazione sociale ed economica irreversibile. (…) Occorre un grande Patto per l’industria italiana in sintonia con le scelte compiute dall’Ue e una profonda evoluzione delle relazioni industriali in senso partecipativo: senza questi pilastri non governeremo la grande transizione ecologica e digitale”.
Sbarra ha poi aggiunto che prosegue la campagna di raccolta firme Cisl per la proposta di legge sulla partecipazione dei lavoratori alla gestione delle aziende. Le prossime iniziative saranno venerdì 13 ottobre, con assemblee nei luoghi di lavoro, e sabato 14 con eventi in diverse città d’Italia.