La guerra dei dazi. Trump minaccia il 50% del cibo italiano

Dopo Cina, Messico e India, la prossima vittima della guerra dei dazi scatenata dal presidente degli Stati Uniti rischia di essere l’Unione Europea, si legge in una nota della Coldiretti.

“Nei confronti dell’Ue infatti si è appena conclusa la procedura di consultazione avviata dal Dipartimento del Commercio (Ustr) sulla lista dei prodotti da colpire, che comprende tra l’altro circa il 50% degli alimentari e delle bevande made in Italy esportate in Usa”.

“La disputa sull’industria aeronautica ha portato gli Usa alla definizione di una black list di prodotti europei da colpire con dazi che – sottolinea Coldiretti – ha un importo complessivo di 11 miliardi di dollari e comprende anche importanti prodotti agricoli e alimentari di interesse nazionale come i vini tra i quali il Prosecco ed il Marsala, formaggi, ma anche l’olio di oliva, gli agrumi, l’uva, le marmellate, i succhi di frutta, l’acqua e i superalcolici tra gli alimentari e le bevande”.

Secondo l’analisi su dati Istat, si tratta di una serie di prodotti che riguardano oltre la metà degli alimentari e delle bevande made in Italy esportate in Usa dove nel 2018 si è registrato il record per un valore di 4,2 miliardi (+2%).

Il bene più colpito è il vino, che, con un valore delle esportazioni di quasi 1,5 miliardi di euro nel 2018, è anche il prodotto agroalimentare italiano più venduto negli States ma in pericolo ci sono anche altri simboli del made in Italy, come nel caso del Pecorino Romano, per il quale gli Usa rappresentano circa i 2/3 del totale dell’ex – port, o del Grana padano e Parmigiano Reggiano che vedono nell’America come il secondo mercato di riferimento dopo la Germania. ”

A favore dei dazi si è espressa – rivela Coldiretti – la lobby dell’industria casearia Usa (Ccfn) che ha chiesto di colpire le importazioni di formaggi europei”. R.R.

Articolo tratto da Conquiste del Lavoro