Integrazione della pensione di inabilità totale: le motivazioni della Corte Costituzionale

Nella Gazzetta Ufficiale – 1° Serie speciale della Corte Costituzionale n. 30 del 22 luglio 2020 – è stata pubblicata la sentenza n. 152 del 23 giugno 2020 della Consulta, relativa l’incremento della pensione di inabilità per gli invalidi civili totali.

La Suprema Corte ha ritenuto che un assegno mensile di soli 285,66 euro sia “manifestamente inadeguato a garantire a persone totalmente inabili al lavoro i mezzi necessari per vivere” e dunque vìoli il diritto sancito dall’art. 38 della Costituzione, secondo cui “ogni cittadino inabile al lavoro e sprovvisto di mezzi necessari per vivere ha diritto al mantenimento e all’assistenza sociale”.

Viene altresì affermato che l’importo di 651,51 euro, da tempo riconosciuto per vari trattamenti pensionistici dalla l. 448/2011, debba essere assicurato agli invalidi civili totali senza attendere il raggiungimento del sessantesimo anno di età attualmente previsto.

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