Le posizioni Fnp e Cisl: se le misure fossero confermate sarebbe un passo in avanti
La manovra finanziaria dovrebbe includere alcune delle misure richieste dalla Cisl, tra le quali la rivalutazione delle pensioni. Si esprimono con il verbo al condizionale, per ora, Emilio Didonè, segretario generale Fnp Cisl e anche da Luigi Sbarra, a guida della Cisl, per commentare le anticipazioni annunciate dopo il Consiglio dei ministri del 15 ottobre.
Ha detto Didonè:
Accogliamo con favore quanto annunciato dal ministro Giorgetti in merito alla manovra 2025 che accoglierebbe le reiterate richieste avanzate dalla Fnp e dalla Cisl, in particolar modo su ciò che riguarda la rivalutazione delle pensioni e lo stop al meccanismo di sterilizzazione (…) .Ovviamente attendiamo la conferma di quanto anticipato dal ministro Giorgetti su ‘rivalutazione piena delle pensioni e rivalutazione delle minime’, ma se quanto detto trovasse conferma nelle misure finali del Governo ciò sarebbe un riconoscimento di quanto richiesto e portato avanti con tenacia e determinazione dalla Cisl e dalla Fnp nel proteggere i diritti dei pensionati e nel salvaguardare la loro condizione, soprattutto per ciò che attiene alla perequazione dei loro trattamenti pensionistici, contribuendo in tal modo a difendere il potere d’acquisto delle pensioni diminuito in maniera evidente a causa dell’inflazione e dei blocchi dell’indicizzazione di questi anni.
Una prima osservazione sulla manovra è stata espressa da Sbarra il 16 ottobre, nell’intervento a conclusione del consiglio generale della Fisascat Cisl a Roma. Il segretario generale Cisl ha detto che molti contenuti della prossima manovra economica recepirebbero proposte avanzate dalla Cisl già da luglio, come il taglio del cuneo strutturale ulteriormente potenziato, la conferma dell’accorpamento delle aliquote Irpef, sgravi consolidati sui fringe benefit.
In foto, la conferenza stampa governativa del 16 ottobre 2024, gallery governo.it