I pensionati del rhodense: potenziare i servizi socio-sanitari per gli anziani

Rho 27 gennaio 2025

Nell’assemblea precongressuale a Rho, gli iscritti hanno chiesto più assistenza domiciliare, in modo particolare per i non autosufficienti

I pensionati della Cisl di Rho e dei comuni limitrofi chiedono una sanità territoriale migliore, più assistenza domiciliare e soluzioni differenziate per gli anziani non autosufficienti, in misura dei loro bisogni. Sono alcuni dei punti emersi nella mattina del 27 gennaio, all’assemblea precongressuale della Fnp Cisl Milano Metropoli, che si è svolta in via Gorizia 27, alla presenza di Luigi Maffezzoli, segretario generale Fnp Cisl Milano Metropoli, Marino Perotta, segretario organizzativo e Nadia Pezzotta, componente di segreteria. Per la Fnp locale erano presenti Domenico Congedo, Mario Rigo, Sandro Pizzi e Antonio Giacinto, coordinatore della Rls Rho-Bollate-Corsico, oltre a decine di altri iscritti e collaboratori attivi nelle sedi.

“La salute è il primo pensiero per gli anziani e, dopo il Covid, abbiamo tutti compreso quanto sia importante avere servizi efficienti sul territorio”, hanno detto i pensionati. I cittadini attendono soprattutto il potenziamento dell’assistenza domiciliare e l’integrazione socio-sanitaria.

Ha dichiarato Luigi Maffezzoli:

A ottobre 2024 i sindacati dei pensionati hanno firmato un accordo con il Comune di Arese, dopo che la gestione della Rsa Gallazzi Vismara è stata affidata all’azienda consortile SerCop. Si tratta ora di proseguire il dialogo con le istituzioni, ad Arese e non solo, e potenziare nell’area Ovest di Milano l’assistenza domiciliare. Ci sono gli anziani che, per le loro condizioni, hanno bisogno di essere ospitati in una struttura dedicata, ma ci sono anche malati che possono e devono essere assistiti a casa, con vantaggi per loro, per le loro famiglie e per la comunità.

 

Sanità, divario digitale, ambiente

Il problema dell’assistenza socio-sanitaria è importante ad Arese – dove il 28 per cento della popolazione è costituita da anziani– ma anche a Rho, – dove il 25 per cento degli abitanti ha superato i 65 anni, e negli altri comuni dell’area a Ovest di Milano.

Fra le altre questioni sollevate dai pensionati, ci sono i ritardi nelle liste di attesa per visite specialistiche, la digitalizzazione dei servizi, le difficoltà per gli anziani a districarsi in contesti che, in modo particolare dopo la pandemia, sono molto differenti da quelli di un tempo. Anche quando si pensa a fenomeni nuovi come la robotica, l’intelligenza artificiale, il nuovo scenario internazionale che si profila, carico di guerre e di tensioni, per gli iscritti alla Fnp bisogna sempre riflettere sulle ricadute per i lavoratori e per gli anziani. Ad oggi, ad esempio, le bollette sono sempre più care, le tasse per i pensionati sono alte, i servizi di welfare per le famiglie sono carenti.

In un mondo cambiato anche il sindacato deve cambiare, come emerge dalle tracce annunciate dalla Fnp nazionale in vista del congresso: vi figurano temi come la sostenibilità e l’attenzione all’ambiente, argomenti tutt’altro che facili. Nadia Pezzotta ha ricordato che spetta anche agli anziani “prendere i nipoti per mano” e impegnarci tutti nella salvaguardia dell’ambiente, pensando alle nuove generazioni.

Pezzotta ha anche ringraziato gli iscritti e ha menzionato le tante attività che si svolgono nelle sedi, i servizi di Patronato e di Caf, il sostegno ai pensionati, le iniziative mirate come quelle sull’alfabetizzazione informatica.