I medici in Italia sono sempre meno e sempre più anziani

Medici in Italia

Una nota Istat presentata in Senato mostra una carenza di personale del servizio pubblico che è si è aggravata negli anni

I medici in Italia sono sempre meno numerosi, sempre meno giovani. È una situazione che più volte ha ricordato la Fnp nazionale e che è confermata dai dati. La stessa Istat lo ha detto il 30 gennaio scorso, in una nota presentata alla 7ª Commissione permanente del Senato (Cultura e patrimonio culturale, istruzione pubblica, ricerca scientifica, spettacolo e sport), in merito ai corsi di laurea in medicina e chirurgia. Andando indietro negli anni, Istat ha rilevato che, dal 2012 al 2021 i medici dipendenti del Servizio sanitario nazionale sono diminuiti di circa 3 mila unità in valore assoluto, passando da circa 105 mila unità nel 2012 a circa 102 mila nel 2021. I medici italiani sono, rispetto agli altri paesi europei, i più anziani: nel 2021, il 55,2% dei medici in Italia aveva 55 anni e più, a fronte del 44,5% in Francia, 44,1% in Germania e 32,7% in Spagna.

Medici in Italia: la situazione

Intanto, gli iscritti alla Facoltà di Medicina sono passati da 9.700 circa del 2011 agli oltre 15 mila del 2022/2023; ma l’aumento degli studenti non pare sufficiente, ancora, a colmare il gap. L’Italia, nel 2021, si collocava in Europa solo al 14° posto, con un rapporto di 410,4 medici ogni 100.000 abitanti; meglio di Francia (318,3) e Belgio (324,8), ma peggio di Austria (540,9) e Germania (453,0) e Spagna (448,7).
Istat ha messo, infine, nero su bianco quello che vediamo tutti accadere sul territorio, cioè il numero, sempre minore, di medici di base. Negli ultimi dieci anni c’è stata una contrazione del numero dei medici di medicina generale di 5.187 unità, registrando nel 2021 poco più delle 40 mila unità (40.250). In sintesi, l’offerta è passata da 76 medici di medicina generale per 100 mila abitanti del 2012 ai 68 medici nel 2021.