Fnp Cisl Milano Metropoli esprime solidarietà. Maffezzoli: il personale deve avere giuste retribuzioni
I lavoratori della sanità privata e delle Rsa hanno annunciato uno sciopero il prossimo 22 maggio. Dopo il mancato accordo in sede di conciliazione, prosegue la battaglia per il rinnovo del contratto in un settore che lo attende da tempo. I CCNL Sanità privata e per il Contratto unico delle Rsa sono fermi, rispettivamente, da 6 e da 13 anni e coinvolgono oltre 200 mila addetti del comparto sanitario privato.
Lo sciopero del 22 è stato divulgato da una nota congiunta da Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl. Per i sindacati, le strutture sanitarie accreditate, che ricevono fondi pubblici, devono garantire salari e diritti ai lavoratori e dotazioni organiche adeguate e alle stesse condizioni della sanità pubblica.
I sindacati chiederanno anche agli Ispettorati territoriali del lavoro di verificare che le strutture accreditate rispettino realmente i contratti collettivi, le condizioni di lavoro e i requisiti professionali del personale.
Fnp Cisl Milano Metropoli è solidale con i lavoratori e con le ragioni dello sciopero. Dichiara Luigi Maffezzoli, segretario generale Fnp Milano:
Una buona qualità dei servizi richiede personale motivato e giustamente retribuito. È scandaloso che le istituzioni pubbliche mantengano accreditamenti con aziende che non rinnovano i contratti da anni o che aderiscono a contratti in dumping.
In modo particolare per quanto riguarda le residenze socio-assistenziali, osserva Maffezzoli, è necessario ricordare il contesto economico complessivo:
Bisogna evitare che ricadano costi maggiori sulle famiglie, che già sono costrette a pagare rette sempre meno sopportabili – nel milanese sono tra le più alte del paese – ma le stesse non possono essere prese come giustificazioni per bloccare i giusti riconoscimenti economici e normativi ai lavoratori.
Per approfondire:
https://www.quotidianosanita.it/lavoro-e-professioni/articolo.php?articolo_id=128300