Fnp e Cisl insieme in piazza il 25 novembre

L’Assemblea organizzativa si è conclusa con gli interventi di Emilio Didonè e Luigi Sbarra

Fnp e Cisl insieme in piazza, il 25 novembre, per ribadire il modello Cisl del dialogo con le istituzioni e della pressione nei confronti del governo, per migliorare la legge di bilancio. Con questa nota si è conclusa l’Assemblea organizzativa della Federazione dei pensionati Cisl del 16 e 17 novembre.
Nella seconda giornata, il dibattito è iniziato in mattinata con gli interventi dei responsabili regionali. Sono emersi molti temi aperti, ipotesi e progetti concreti di rinnovamento, all’interno di una Fnp che sente strettissimo il legame con il territorio, conferma la necessità di lavorare sugli scambi intergenerazionali e di proseguire, a livello regionale, la contrattazione sociale.

In chiusura, Emilio Didonè ha ricordato anche il percorso realizzato finora, a livello nazionale, dall’interlocuzione con il governo per la legge delega anziani sino ai problemi, non risolti, della sanità:

“Torneremo a chiedere al governo la detassazione delle tredicesime di pensionati e lavoratori, l’intera perequazione di tutti gli assegni pensionistici, la cancellazione dei tagli alle pensioni di medici e infermieri. Per quanto riguarda la salute e la cura della persona, i pensionati della Cisl chiedono non solo di rafforzare le risorse in sanità ma di mettere in campo un riordino del Ssn che tenga conto dell’invecchiamento della popolazione, per rilanciare la sanità territoriale, superare il blocco delle assunzioni ed abbattere le odiose liste di attesa che stanno dividendo i cittadini tra chi può pagare si cura e chi non può non si cura”.

Fnp e Cisl insieme in piazza il 25 novembre: le ragioni

Infine, Luigi Sbarra ha espresso il suo ringraziamento alla Fnp e ha ricordato il ruolo della Federazione nel sostenere le fasce deboli. Sbarra ha inquadrato la situazione sociale attuale nel quadro economico e geopolitico internazionale ed è tornato a parlare della legge di bilancio: la Cisl intende lavorare per migliorare la manovra finanziaria, secondo il modello della contrattazione e delle proposte concrete e costruttive, senza uno sciopero, ma con la mobilitazione nazionale di sabato 25 novembre:

“E proprio per migliorare la Manovra e per guardare alla definizione di un nuovo Patto sociale il 25 novembre saremo in Piazza Santi Apostoli a Roma dove torneremo a chiedere di detassare le tredicesime, di arrivare alla piena perequazione degli assegni pensionistici, di rafforzare gli investimenti sulla Sanità per rilanciare la medicina territoriale, azzerare le liste di attesa, sbloccare le assunzioni, di investire di più su salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, di costruire una politica dei redditi che metta al sicuro prezzi, tariffe, contrasti la speculazione e impegni tutti al rinnovo dei contratti scaduti”.