Fai Cisl contro sfruttamento dei migranti e dumping sociale

Migranti

Le dichiarazioni in occasione della Giornata Internazionale del Migrante

Fai Cisl ha celebrato il 18 dicembre, Giornata Internazionale del Migrante, con la Festa nazionale per i Migranti dell’Agroalimentare che si è svolta a Bari. In questa occasione Onofrio Rota, segretario generale della Fai-Cisl nazionale, e Andrea Cuccello, segretario nazionale della Cisl, si sono espressi contro le pratiche che stringono i migranti nelle gabbie di un lavoro povero e senza diritti. Caporalato, sfruttamento, dumping sociale, vanno contrastati non solo a livello sindacale ma anche sul piano politico e istituzionale.

Ha detto Rota:

“Il sindacato non può debellare da solo lo sfruttamento e il dumping sociale, bisogna che la politica faccia la sua parte, ad esempio mettendo fine al caporalato di Stato che riscontriamo in tante realtà, dove molti migranti che chiedono solo di lavorare si ritrovano appesi a fogli di via, domande inevase, regolarizzazioni avviate nel 2020 e tutt’ora sospese nel limbo della nostra burocrazia, per non parlare del click day, una pratica da superare perché oltre a confermarci l’insufficienza della manodopera quotata a tavolino nega i diritti di tanti lavoratori e imprenditori ad accedere a possibili assunzioni”.

Andrea Cuccello ha ricordato che in Italia lavorano 5 milioni di stranieri che contribuiscono per circa 64 miliardi all’anno alla crescita del Pil, con 9 miliardi di euro di rimesse Irpef:

“Troppo spesso anche le Ral, cioè i riconoscimenti annuali, sono molto più bassi rispetto ai lavoratori italiani, e questo è un elemento da attenzionare anche attraverso i rinnovi dei contratti, mettendo al centro un’attenzione specifica verso questi lavoratori”.

(Foto di repertorio)

Per approfondire:

Fai-Cisl contro il “caporalato di Stato” – Conquiste del Lavoro